“Sono amareggiato e costernato dal dovere adottare un provvedimento che si pone in una direzione contraria a quella di apertura e fruibilità dei luoghi della cultura per la quale ci siamo tanto spesi in questi mesi, e grazie alla quale abbiamo garantito un progressivo e costante recupero di normalità. Il provvedimento di sospensione dell’ingresso gratuito ai luoghi della cultura è un atto dovuto che il Ministro ha imposto anche alle Regioni a statuto speciale come misura di contrasto al rischio di assembramento, nel tentativo di ridurre le occasioni di contagio del Covid. I siti culturali della Sicilia, continuano a rimanere aperti in sicurezza nel rispetto delle disposizioni anti-Covid e con le prenotazioni obbligatorie all’App youline, appositamente utilizzata dall’assessorato dei beni culturali per regolare i flussi di accesso ai siti”. Queste le parole di un amareggiato assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà.
STOP ALLE DOMENICHE GRATUITE
Una decisione che è stata disposta con apposita ordinanza del 25 settembre 2020. il Ministero della Salute, individuando “Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, ha ordinato la sospensione del decreto del Ministro per i Beni Culturali e Ambientali 11 dicembre 1997, n. 507, che prevede il libero accesso a tutti gli istituti e ai luoghi della cultura statali la prima domenica del mese, estendendone l’immediata applicazione anche nelle Regioni a statuto speciale. A seguito dell’ordinanza ministeriale il dirigente generale dei Beni culturali e dell’Identita siciliana ha dovuto firmare un decreto per disporre la sospensione delle domeniche gratuite in Sicilia.
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