Covid e accuse gravi al giornale: la lettera del direttore ai lettori

Possiamo tollerare qualsiasi opinione, anche se molto diversa dalla nostra, ma non le accuse di malafede

Quando abbiamo dato vita al giornale Palermo Live ci siamo dati delle regole, partendo da un concetto fondamentale: “Siamo giornalisti ma principalmente siamo esseri umani. Abbiamo una deontologia da seguire ma soprattutto abbiamo cuore ed onestà“.

Sbagliare ci sta, proprio perché siamo uomini e non robot, ma mai ci siamo azzardati di gonfiare una notizia o di inventarci qualcosa. Ci siamo detti sin da subito: “Non scriviamo di suicidi, non andiamo ai funerali a riprendere gente che piange sulle bare, non facciamo sciacallaggio per un click in piú, evitiamo di aggravare il dolore della gente”. Anche l’approccio del giornale con la politica è neutrale e la redazione è formata da giornalisti che hanno idee politiche talvolta opposte. È un nostro modo di lavorare, non per forza giusto, non per forza migliore di quello degli altri e forse nemmeno l’unico esempio esistente, ma è un metodo che tende il piú possibile all’umanità e alla ricerca della verità.

Sdoganare vecchie convinzioni e certi luoghi comuni, peró, non è facile purtroppo. E, nonostante tutto, ci hanno detto sciacalli, venduti, giornalai. Sono i rischi del nostro lavoro e li abbiamo messi in conto quando abbiamo iniziato questa professione e quando abbiamo aperto il giornale. Ma a tutto c’è un limite, anche all’ignoranza, alla stoltezza e alla miseria umana.

LA SCORRETTEZZA NON CI APPARTIENE

Abbiamo rispetto per qualsiasi pensiero. Possiamo condividere o non condividere i commenti e i messaggi dei nostri utenti, ma alla base c’è la tolleranza verso qualsiasi opinione, anche molto diversa dalla nostra. Infatti difficilmente abbiamo censurato o bannato qualcuno dalla nostra pagina, tranne in casi di palese maleducazione. Ció che peró non potremo mai accettare, e sempre rimanderemo al mittente, è l’accusa di essere in malafede. Abbiamo una vera e propria idiosincrasia nei confronti di chi ci dipinge scorretti o di chi si permette di insinuare che siamo pagati per dire o scrivere qualcosa.

INSULTI, ACCUSE E MALEDIZIONI

Oggi, addirittura, un lettore, in un commento sulla nostra pagina facebook, ci ha augurato di ammalarci gravemente. Ció perché abbiamo raccontato di un aumento sostanziale dei ricoveri all’ospedale dei bambini. Secondo lui, e secondo molti altri, avremmo inventato la notizia per convincere la gente a vaccinarsi. A giudicare da alcuni commenti avremmo messo in mezzo bambini innocenti perché noi e gli altri giornali siamo complici di un complotto internazionale.

NON SIAMO MARIONETTE

Ma come si puó pensare che coi soldi si possano comprare la coscienza, l’onestà e la dignità di migliaia di medici, infermieri, editori, giornalisti, come se tutti noi fossimo marionette, senza cuore e senza anima? Forse basterebbe riflettere tre secondi in più. Ma probabilmente è piú facile additare guardando il dito, fermi nelle proprie convinzioni, riottosi, riluttanti e prevenuti verso qualsiasi novità o notizia, piuttosto che alzare gli occhi e guardare l’orizzonte che non sempre ha le sfumature che auspichiamo.

Michele Sardo

ALCUNI COMMENTI INOPPORTUNI