In tempi di guerra si allestivano i cosiddetti campi di soccorso per i feriti. Solitamente erano le caserme ad ospitarli, ma non solo, perchè in situazioni di emergenza venivano impiegati anche spazi di uso civile. E’ per questo motivo che inquieterebbe non poco la trasformazione della Fiera del Mediterraneo di Palermo in un covid hospiral d’emergenza. Sarebbe in buona sostanza come un’ulteriore conferma della drammatica situazione in corso. Che gli ospedali cittadini e dell’intera Regione Siciliana stiano vivendo una fase di pressione senza precedenti è risaputo. Giornalmente i media battono notizie di contagiati residenti in un comune rimbalzati in un altro per mancanza di posti letto. A Caltanissetta ad esempio, il 70% dei ricoverati da coronavirus proveniene da fuori provincia. È di ieri la notizia di una paziente contagiata di Favara la quale, visto il “tutto esaurito” del reparto Covid del Sant’Elia di Caltanissetta, è rimasta 7 ore in ambulanza davanti al nosocomio. Solo dopo l’intervento della polizia, chiamata dai parenti giustamente indignati, le è stato riservato un angolo del pronto soccorso. Addirittura pare che l’unico posto disponibile trovatole fosse in Calabria.
Motivo per il quale la proporsta di Saverio Romano, leader di Cantiere Popolare non appare neanche tanto peregrina.
“I dati che ogni giorno, purtroppo, registriamo sull’aumento dei contagi da coronavirus impongono misure emergenziali. Diventa essenziale poter offrire un’assistenza adeguata ai malati che necessitano di cure. Occorre anche considerare i disagi subiti dai pazienti ricoverati nei nostri ospedali per altre patologie. Proprio per questo, ritengo che i padiglioni della Fiera del Mediterraneo – in un’area di oltre 80 mila metri quadri – possano essere una risorsa utile come reparti Covid con posti letto per la terapia intensiva”.
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