Covid, impennata in Sicilia: altri 809 casi e due nuove zone arancioni

Balzo dei contagi in Sicilia: oggi superati gli 800 casi giornalieri. A preoccupare è soprattutto la provincia di Catania, che oggi registra 238 casi e due nuove zone arancioni.

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Impennata di contagi Covid oggi in Sicilia. Sono 809 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore a fronte di 27.091 tamponi processati. Ieri erano 655. Il tasso dipositività sale al 3%. Ieri era al 2,3%. L’isola è al settimo posto per numero di contagi giornalieri. Sono i principali dati che emergono dal bollettino quotidiano sulla situazione pandemica diffuso dal ministero della Salute.

Covid, i dati in Sicilia: il bollettino

Gli attuali positivi sono 11.239 con una diminuzione di 65 casi. I guariti sono 868. Restano abbastanza stabili le ospedalizzazioni. I pazienti ricoverati con sintomi sono in totale 371, dunque -5 rispetto a ieri. Di questi, 43 sono in terapia intensiva, due in più rispetto a ieri. I morti comunicati oggi sono sei e portano il totale dei decessi a 7.179 dall’inizio della pandemia.

Per quanto riguarda la situazione nelle singole province. A Catania superati i 200 casi giornalieri: oggi sono 238. Seguono Palermo Questi i dati dei nuovi contagi per province: Palermo 131 casi,Catania 238, Messina 121, Siracusa 97, Ragusa 31, Trapani 91,Caltanissetta 55, Agrigento 41, Enna 4.

Due nuove zone arancioni nel Catanese

La provincia di Catania si conferma essere l’area più a rischio nell’isola. Proclamate altre due zone arancioni: sono i comuni di Pedara e Militello in Val di Catania. Restrizioni da domenica 28 novembre e sino al 9 dicembre. Lo prevede l’ordinanza firmata dal presidente della Regione Nello Musumeci, su proposta del dipartimento regionale Asoe, a causa dell’alto numero di positivi in rapporto ai vaccinati.
Restano comunque consentite la ristorazione e la somministrazione di alimenti e bevande, mantenendo, però, sempre il limite di quattro persone al tavolo (a eccezione dei conviventi). Per tutte le informazioni in merito alle misure previste è possibile consultare le Faq diffuse dall’assessorato regionale alla Salute.