Covid, si indaga sui “furbetti del vaccino”: controlli anche a Palermo

Indagini dei Carabinieri in tutta Italia

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In queste ore indagini dei Carabinieri in tutta Italia sui “furbetti” del vaccino anti Covid. In alcuni centri vaccinali perquisizioni per stabilire se ci siano stati dei favoritismi. I militari stanno acquisendo gli elenchi delle persone vaccinate per capire se in questa prima fase ci sono stati dei raccomandati.

A Petralia Sottana 333 persone hanno avuto il vaccino nonostante rientravano nelle categorie autorizzate a riceverlo. Le dosi in totale erano 1200. I Carabinieri hanno requisito gli elenchi dell’ospedale Madonna dell’Alto. A Palermo, carabinieri in azione al centro di Villa delle Ginestre: controllo sui registri con i nominativi di tutte le persone vaccinate nelle prime settimane di avvio della somministrazione del farmaco anti Covid.

“Se è accaduto, chi lo ha fatto se ne assumerà la responsabilità. Non a caso e per evitare che qualcuno provi a fare il furbo facciamo compilare un’autocertificazione nelle quale si dichiara di lavorare in una struttura dell’Asp”. Questo il commento di Renato Costa, commissario per l’emergenza Covid dell’Asp palermitana sui possibili “furbetti”.

Il primo caso in Sicilia si è registrato nei giorni scorsi a Scicli, in provincia di Ragusa. Ex sindaci di comuni ragusani, parenti di alcuni dipendenti amministrativi dell’Asp ragusana e anche un sacerdote. I vari centri vaccinali hanno giustificato il tutto spiegando che “si voleva evitare di sprecare le dosi di vaccino”.