Covid, verso la fine dello stato di emergenza e nuove regole: cosa cambia

Per l’Italia marzo potrebbe essere un mese importante con meno restrizioni

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In Italia i dati generali sulla pandemia Coronavirus sono in miglioramento. L’indice di trasmissibilità Rt è pari a 0,77, l’incidenza di casi per 100mila abitanti crolla da 962 a 672. Per tale motivo il premier Mario Draghi ha annunciato che ci sarà un’accelerazione per le riaperture, ma non solo, in vista della fine dello stato di emergenza previsto per il 31 marzo. “Voglio uscire al più presto possibile, quindi anche limitare le restrizioni – afferma Draghi -. Non abbiamo una road map specifica ma è questione di giorni in modo da eliminare ogni incertezza. E’ importante per le famiglie e le imprese“.

Abolizione Green Pass

Il primo cambiamento potrebbe riguardare il Green Pass. L’abolizione della certificazione verde è un’ipotesi sulla quale il governo sta ragionando, come confermato dal sottosegretario Costa. “Con la fine dello stato di emergenza il 31 marzo sicuramente inizierà una fase nuova che sarà messa in evidenza da un allentamento delle misure restrittive“.

Da qualche settimana non è obbligatorio utilizzare la mascherina all’aperto, cosa che invece ancora avviene al chiuso: “L’obiettivo è terminare le terze dosi per non vanificare gli sforzi fatti“. Discorso diverso invece per l’obbligo vaccinale per gli over 50 che dopo il 15 giugno potrebbe essere prorogato.

Cosa cambia da marzo

Da giorno 1 marzo cambia la capienza di stadi e nei palazzetti che aumenterà, salendo rispettivamente al 75% e al 60%. Dal 10 marzo invece sarà di nuovo possibile consumare cibi e bevande anche in sale teatrali, da concerto, al cinema, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo, in altri locali assimilati e in tutti i luoghi in cui svolgono eventi e competizioni sportive. E sempre dal 10 marzo sarà possibile tornare a visitare i propri parenti ricoverati in ospedale, per 45 minuti al giorno.

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