Covid, Musumeci scrive a Figliuolo: vaccinare anche al di sotto dei 60 anni
Il presidente della Regione Siciliana ha scritto al commissario straordinario Nazionale emergenza Covid-19 Francesco Figliuolo
Far partire subito le vaccinazioni agli under 60, per dare maggiore impulso alla campagna vaccinale in Sicilia. È la richiesta avanzata dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nella lettera inviata al Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, generale Francesco Figliuolo, sottoponendogli anche l’esigenza di estendere la somministrazione del Vaxzevria (AstraZeneca) alla fascia 50-59 anni.
La modesta adesione alla proposta vaccinale con AstraZeneca da parte del target 60-69 anni rappresenta una fattispecie assimilabile a quella di esaurimento del target di riferimento che, secondo il piano vaccinale, legittima il passaggio alle classi di età inferiori. Le potenzialità logistiche e organizzative messe in campo dalla Regione consentono di fare un passo in avanti.
«La organizzazione degli hub vaccinali ben potrebbe, nel caso di apertura a soggetti under 60 – sottolinea il presidente Musumeci – destinare un corridoio riservato ai soggetti appartenenti ai target sin qui consentiti anche senza necessità di prenotazione e un diverso corridoio attraverso il quale effettuare le vaccinazioni in favore di soggetti in età compresa nelle classi oggi non aventi diritto.
Questo permetterebbe di dare attuazione anche alle varie intese raggiunte con organizzazioni di categoria per aumentare la capacità vaccinale. La lettera del presidente della Regione cita “primo fra tutti l’accordo per la vaccinazione in fabbrica, concluso dal Presidente del Consiglio con le associazioni datoriali, la maggioranza dei cui dipendenti ha meno di 60 anni“, ma anche gli accordi a livello regionale con Confindustria e Confapi Sicilia, con l’associazione delle Case di cura convenzionate o quello in corso con le farmacie comunali.
PIANO VACCINI IN ITALIA: IDEE CHIARE PER FIGLIUOLO
L’Italia è riuscita a centrare l’obiettivo delle 500mila somministrazioni in un giorno (510 mila il dato ufficiale). “Il mantenimento di questa quota giornaliera – dice Figliuolo – dipende sempre di più dalla puntualità e dalla quantità delle dosi che ci vengono consegnate. Si è dimostrato che la macchina è efficiente“.
Per il mese di maggio sono attesi tra i 15-17 milioni di vaccini. mentre a giugno quasi il doppio, circa 31 milioni. Le somministrazioni nel Paese viaggiano in maniera diversa, infatti alcune regioni si trovano ancora indietro rispetto agli standard richiesti dal Governo. Tra queste anche la Sicilia, ma l’isola proprio questa settimana ha fatto registrare il record di vaccinazioni dall’inizio della campagna vaccinale.
SICILIA: RECORD DI VACCINAZIONI GIORNALIERE
Una graduale ma decisiva crescita delle somministrazioni negli ultimi giorni nell’isola ha permesso di raggiungere giovedì 29 aprile il numero di 31.385 persone vaccinate, superando di oltre il 12% il target giornaliero, pari a 28 mila dosi, assegnato dalla struttura Commissariale per l’emergenza Covid nell’ambito del piano vaccinale nazionale.
“Anche grazie a questo grande risultato raggiunto dalla nostra Regione, l’obiettivo delle 500 mila somministrazioni in un giorno, fissato dal Commissario Figliuolo, è stato rispettato. Il brillante risultato è frutto dell’impegno che, nelle ultime due settimane, ha generato un trend vaccinale estremamente positivo in tutte le province isolane. Tale trend non solo da alcuni giorni è nettamente al di sopra del target regionale, ma è addirittura superiore a quello nazionale, in termini percentuali, rispetto all’analogo obiettivo assegnato“. Queste le parole del presidente Nello Musumeci.
Sono in aumento le somministrazioni a tutte le categorie in via di immunizzazione, grazie alle due soluzioni adottate in Sicilia negli ultimi 15 giorni; l’avvio delle vaccinazioni all’utenza avente titolo senza vincoli di prenotazione e la riorganizzazione delle linee d’accesso differenziate per tipologia di utenza, con accesso libero agli ultraottantenni. Proprio gli over 80 vaccinati, infatti, sono in forte aumento: il 68% ha ricevuto la prima dose e il 47% ha completato il ciclo.
CRESCITA GRADUALE DELLE VACCINAZIONI NELL’ISOLA
La Sicilia sta progressivamente recuperando il ritardo accumulato nella fase iniziale del piano anti-pandemico; tra le cause di questo rallentamento di vaccini anche la diffidenza nei confronti del vaccino AstraZeneca da parte di una importante fetta di popolazione. Oltre che di diffuse complessità organizzative. “Risulta fuorviante – aggiunge il presidente Musumeci – limitare le analisi ad affermazioni che indicano la Sicilia tra le regioni maggiormente in ritardo sul piano della copertura vaccinale della popolazione, senza tener conto dell’attuale rinnovato impulso”.