Il virus mette paura: dopo la Rap e il call center Abramo due casi alla clinica Noto

La struttura di via Dante è stata chiusa. Casi di positività al coronavirus in altre due strutture sanitarie del capoluogo siciliano: un paziente contagiato a Villa Sofia e una dipendente del reparto pediatria del Cervello.

E’ lenta ma in fase di costante crescita la curva di contagi da covid-19 nella città di Palermo. Dopo i recenti casi fatti registrare presso l’azienda Rap e al call center Abramo di viale Regione, tocca agli ospedali: è notizia fresca dei due dipendenti risultati positivi alla clinica Noto di via Dante. La prima in seguito a “contatti avuti all’esterno della struttura”, precisa il direttore sanitario Giovanni Centineo, mentre l’altra dipendente in seguito al contact tracing e agli altri tamponi effettuati sotto il coordinamento dell’Azienda sanitaria provinciale.

DA VILLA SOFIA AL CERVELLO

Dalla clinica Noto a Villa Sofia, dove un paziente del reparto di Chirurgia plastica e Maxillo-facciale è risultato positivo poco prima di un intervento. Sembra che l’uomo, che si era sottoposto all’accertamento nella fase di prericovero sia in un primo momento risultato negativo. E’ dopo aver manifestato dei sintomi febbrili che è stato nuovamente sottoposto a tampone. Una volta accertato il contagio, per lui è scattato il trasferimento nel reparto Covid dell’ospedale Cervello con un’ambulanza attrezzata per il biocontenimento. “La sua stanza e il percorso fatto in uscita – precisano da Villa Sofia – sono stati sanificati“.

TAMPONI A TAPPETO

Intanto è stato disposto un attento monitoraggio riguardante le persone venute a contatto o comunque stazionanti nell’area dove è stato il paziente. Già ieri il responsabile dell’unità operativa aveva tracciato i contatti e consegnato una lista contenente i nomi del personale medico e infermieristico per il quale sarebbe stato necessario eseguire i tamponi. Entro il tardo pomeriggio si avranno i risultati per chiarire se al contagio del paziente ne siano seguiti altri. I primi accertamenti però non avrebbero confermato altri casi nel reparto. “Abbiamo chiuso gli ambulatori della Chirurgia plastica – aggiungono dall’ospedale – e sospeso le attività, bloccando inoltre l’accesso di familiari e visitatori”. Sempre ieri la direzione medica, dopo il caso di Covid-19 nel reparto Neurologia del Cervello, ha spostato l’attività ambulatoriale dal terzo al quarto piano del padiglione Geriatrico.

UN ATTO DI GRANDE RESPONSABILITA’

E’ invece da sottolineare l’atteggiamento responsabile di una dipendente del reparto di Pediatria del Cervello: dopo essere stata in contatto nelle scorse settimane con una persona esterna all’ospedale poi risultata positiva, la donna ha segnalato alla direzione dell’ospedale di essere stata contagiata. Importante in quanto in questo modo è riuscita ad arginare una catena di contagi che diversamente avrebbe rischiato di essere fuori controllo. Tamponi a tappeto dunque anche presso la struttura ubicata in zona Cruillas: per tutti gli operatori sanitari la prima tranche di tamponi è risultata negativa. Adesso sia lei che il marito, anche lui positivo e asintomatico come la moglie, sono stati sottoposti a isolamento domiciliare.

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