Salute e Famiglia

Covid, report Iss: maggior parte nuovi contagi tra i non vaccinati

Sembra quasi una risposta agli scettici o, meglio ancora, ai negazionisti: i vaccini riducono il rischio contagio Covid. A riportare dati incontrovertibili è l‘Iss, l’Istituto Superiore di Sanità. La statistica parla chiaro: la maggior parte dei nuovi casi segnalati di infezione confermata da virus SARS-CoV-2 sono stati riscontrati in soggetti non vaccinati. E l’incidenza più elevata si osserva nei soggetti che hanno meno di 60 anni, che sono quelli che hanno una minore copertura vaccinale. Anche perché hanno iniziato con le iniezioni del farmaco anti covid più tardi. Il report è stato pubblicato dall’Iss il 18 giugno e si riferisce al periodo che va dal 31 maggio al 13 giugno 2021. In cui sono stati diagnosticati e segnalati 26.960 nuovi casi, di cui 87 deceduti.

MANIFESTANTI NEGAZIONISTI NO MASK

ETA’ MEDIA CONTAGIATI

Continua il calo dell’incidenza settimanale del Covid. Mentre si abbassa l’età media dei soggetti contagiati: nelle ultime due settimane è pari a 37 anni. Diminuisce poi il numero di nuove infezioni in soggetti di età superiore a 50 anni (27,9% dei casi vs 29,3% nelle due settimane precedenti), e rimane stabile ( 21,9% dei casi vs 22,2% nelle due settimane precedenti) in numero di infezioni segnalate in soggetti di età inferiore di 19 anni.

MAGGIORANZA DI CONTAGI NELL’ETA’ COMPRESA TRA I 19 E I 50 ANNI

La maggior parte dei casi segnalati in Italia sono stati identificati in soggetti non vaccinati (che non hanno mai ricevuto una dose di vaccino SARS-CoV-2 o che sono stati vaccinati con prima o mono dose entro 14 giorni dalla diagnosi stessa, ovvero prima del tempo necessario a sviluppare una risposta immunitaria completa al vaccino). La maggior parte dei casi segnalati al sistema di sorveglianza nelle ultime due settimane ha una età compresa tra 19 e 50 anni. Hanno un’età superiore a 50 anni il 27,9% dei casi e meno di 19 anni il 21,9% dei casi età mediana 37 anni. Il 50,4% dei casi Covid sono di sesso maschile.

UN GRAFICO CHE NON DA’ ADITO A DUBBI

Circa il 92% degli ultraottantenni in Italia ha ricevuto almeno una dose di vaccino e più dell’83% ha completato il ciclo vaccinale (due dosi). È questo il dato che emerge dal rapporto dell’Iss e che utilizza i dati ISTAT. Inoltre ben diciannove, tra Regioni e province autonome, hanno raggiunto una copertura vaccinale superiore all’80% in questa fascia età.

L’85% della fascia 70-79 anni ha ricevuto una dose

Circa l’85% della popolazione per la fascia di età 70-79 anni ha ricevuto almeno una dose di vaccino. Diciassette Regioni/PA hanno una copertura con almeno una dose superiore all’80% per questa fascia di età, mentre quattro Regioni/PA hanno una copertura vaccinale compresa tra il 60-79%

Più casi tra non vaccinati

Un ciclo di vaccinazione incompleto fornisce una protezione inferiore rispetto ad un ciclo di vaccinazione completo. Si osserva come la maggior parte dei nuovi casi segnalati di infezione confermata da virus Covid SARS-CoV-2 siano stati riscontrati in soggetti non vaccinati.

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Redazione PL