Covid, in Sicilia 6.748 nuovi casi: Palermo ancora sopra i duemila contagi giornalieri

In lieve aumento i casi Covid, in Sicilia e in Italia. Palermo ancora in testa per numero di contagi

covid bollettino

Nelle ultime 24 ore, secondo i dati forniti dal Ministero della salute, ci sono stati 6.748  nuovi contagi Covid in Sicilia. Il numero di tamponi processati è di 39.831 tamponi processati, con un indice di positività che sale dal 13,9% al 16,9%. Ieri, infatti, i casi erano stati 6.481 su 46.599 tamponi. La regione è sesta per numero di contagi.

Per quanto riguarda i ricoveri in ospedale in calo quelli in regime ordinario, con un dato che segna un -7 rispetto a ieri, e  un numero di guariti che ammonta a 12.136. In aumento invece di un’unità quelli in terapia intensiva. I decessi segnalati in data odierna sono diciotto. Attualmente positive 234.895 persone, – 4.514 casi rispetto a ieri.

Palermo ancora in testa nella graduatoria provinciale, con 2.083 casi giornalieri. Seguono Messina, con 1.393, Catania 1.077,  Agrigento 838, Trapani 658, Siracusa 541,Ragusa 494, Caltanissetta 375, Enna 181.

IL COVID IN ITALIA

Sono 81.811 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore in Italia su 545.302 tamponi eseguiti. Un dato in aumento rispetto ai 76.260 casi di ieri, a fronte di un numero di test processati equivalente a 513.744. Il tasso di positività, al 15%, è in lieve aumento rispetto al 14,8% del precedente bolettino del Ministero della salute.

Negli ospedali 447 sono i pazienti ricoverati in terapia intensiva, -19 di ieri nel saldo tra entrate e uscite. Per quanto concerne invece i reparti ordinari i ricoverati sono 9.029, +90 rispetto a ieri. I dimessi/guariti sono 12.748.859,+63.553 rispetto a ieri. Le vittime sono invece 182, più di ieri, quando erano stati segnalati 153 decessi. I morti totali, da inizio pandemia, salgono a 158.436.  

Attualmente positive al Covid, nella nazione, ci sono 1.245.803 di persone, dato che aumenta di 18.913 unità rispetto al precedente rilievo. In totale sono 14.153.098 gli italiani contagiati dall’inizio della pandemia.