Covid in Sicilia, contagi in aumento del 65%: salgono i ricoveri

Dati preoccupanti emergono dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe. Musumeci: “Abbiamo già fatto quello che dovevamo fare, non ho difficoltà a dichiarare zone rosse ove ci fosse la necessità”

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Il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe sulla situazione del Covid in Sicilia ritrae uno scenario preoccupante. Nella settimana 22-28 dicembre, si registra una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi da Coronavirus per 100. 000 abitanti (659). Si evidenzia anche un aumento dei nuovi casi del 65% rispetto alla settimana precedente.

Allarmanti i numeri relativi ai ricoveri da Covid, sopra la soglia di saturazione sia in area medica (19%) sia in terapia intensiva (10,2%).

In Sicilia, inoltre, la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 72,3% a fronte della media italiana del 78,1%. A questi si aggiunge, inoltre, un ulteriore 3,8% (media Italia 3,2%) che ha fatto solo la prima dose di vaccino. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 45,2% (media Italia 58,9%).

Per quanto riguarda le province nello specifico, i nuovi casi per 100.000 abitanti dell’ultima settimana sono così suddivisi: Enna 406, Messina 380, Catania 344, Caltanissetta 333, Siracusa 333, Ragusa 262, Agrigento 260, Trapani 252, Palermo 240.

Covid, in Sicilia le parole di Musumeci

“Abbiamo già fatto quello che dovevamo fare, non ho difficoltà a dichiarare zone rosse ove ci fosse la necessità. Presto andremo in zona gialla come forse tutta l’italia ma è un fatto più che fisiologico, secondo gli esperto nelle prossime settimane ci dovrebbe essere una normalizzazione”. Così ha dichiarato il presidente della Regione, Nello Musumeci, al Tg regionale Rai.

“La fascia dei no vax si sta assottigliando, aumentano le prime dosi – ha proseguito – ed è evidente che c’è una fase di conversione: chi non credeva nell’utilità e nell’efficacia della scienza sta rivedendo le proprie posizioni anche perché l’80 per cento dei ricoverati negli ospedali non ha mai fatti un vaccino, e non c’è più prova di questa per dimostrare che non c’è alternativa al vaccino”.

Intanto i comuni di Caronia e Santa Lucia del Mela, nel Messinese, e di Ribera, nell’Agrigentino, a partire da domani, 31 dicembre, saranno in “zona arancione”. La misura sarà valida fino a mercoledì 12 gennaio, compreso. Così ha stabilito l’ordinanza firmata ieri sera dal presidente della Regione, che ha anche prorogato la “zona arancione” per i comuni di Barcellona Pozzo di Gotto e Gualtieri Sicaminò, nel Messinese. Questa varrà fino a mercoledì 5 gennaio, compreso.

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