Covid Siclia, in aumento i positivi ma anche i tamponi eseguiti: ricoveri stabili

“Siamo ancora dentro la pandemia, ma possiamo guardare con fiducia ai prossimi mesi”, ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza

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I positivi al Covid segnalati in Sicilia nelle ultime 24 ore sono 6.005, su 35.913 tamponi eseguiti. Numero di quasi tre volte superiore alla giornata di ieri, quando l’isola aveva fatto registrare 2.524 nuovi casi. Tuttavia, di gran lunga in aumento anche i test processati oggi rispetto a ieri, quando erano stati solamente 19.703.

La regione si attesta sesto posto per contagi, con un tasso di positività che sale dal 12,8% al 16,7%. Le persone attualmente positive sono 262.478, in aumento di 1,578 casi.

Per quanto concerne la situazione negli ospedali sono 1.431 i ricoverati, un solo caso in più rispetto a ieri. Cinque degenti in meno invece in terapia intensiva, 111 contro i 106 della giornata di ieri. I guariti/dimessi sono 4.558, mentre le sessanta vittime segnalate in data odierna portano il totale dei decessi a 9.115.

Questi i dati per singola provincia: Catania 1.194 nuovi casi, Messina 1.003, Palermo 986, Siracusa 873, Agrigento 613, Ragusa 487, Caltanissetta 466, Trapani 400, Enna 174.

IL COVID NELLA NAZIONE

Anche nel resto d’Italia, come in Sicilia, i dati si mostrano in aumento rispetto a ieri, ma allo sbalzo relativo ai nuovi positivi fa da contraltare l’aumento esponenziale dei tamponi effettuati. Sono infatti Sono infatti 70.852 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore nella nazione, a fronte di 695.744 test molecolari e antigenici processati. Di contro ieri vi erano stati  28.630 nuovi positivi, con 283.891 tamponi. Il tasso di positività è in aumento solo dello 0,2% rispetto a ieri.

Sono invece 1.119 i pazienti in terapia intensiva, meno 54 rispetto a ieri. Gli ingressi giornalieri sono 87. Scende anche di molto il numero dei ricoverati sintomatici nei reparti ordinari, che sono15.602, meno 448 in meno rispetto all’ultimo dato.

La pandemia non è magicamente evaporata, ci siamo ancora dentro – ha dichairato il ministro della Salute Roberto Speranza -. Ma l’altissimo tasso di vaccinazione e questa nuova variante ci mettono nella condizione di guardare con maggiore fiducia ai prossimi mesi“.