Il Covid soffoca settore abbigliamento: “Situazione drammatica”

Massimo Mangano, responsabile dell’Area Commercio di Confesercenti Palermo:” Noi rispettiamo tutte le regole, cosa che non avviene sui mezzi pubblici o davanti agli uffici postali”

Il settore della moda? E’ tra i più penalizzati in assoluto da quando la Sicilia è stata dichiarata zona rossa per l’emergenza Covid. I negozi di abbigliamento, calzature e accessori sono in pratica gli unici ad essere chiusi”. Lo afferma dichiara Massimo Mangano, responsabile dell’Area Commercio di Confesercenti Palermo. “Tra dicembre e gennaio noi commercianti abbiamo registrato un ulteriore calo del venti per cento del fatturato, perdendo l’opportunità di recuperare qualcosa nel periodo natalizio e durante i saldi. Questa situazione drammatica ha notevolmente inciso su quella che viviamo ormai da fine febbraio dello scorso anno, ovvero dall’inizio dell’emergenza sanitaria.”

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PENALIZZATI PUR RISPETTANDO LE REGOLE

Ad oggi possiamo parlare dell’80 per cento di perdite. Un calo devastante a cui assistiamo, impotenti, mentre i nostri magazzini restano pieni di merce e i fornitori devono giustamente essere pagati. Ciò avviene davanti agli occhi di tutti, come se i negozi di abbigliamento e di calzature fossero gli unici a rischio assembramento. Noi rispettiamo tutte le regole anti Covid, cosa che non avviene sui mezzi pubblici o davanti agli uffici postali. Insomma – conclude Mangano – questa zona rossa vale soltanto per il nostro settore? Chiediamo al governo regionale di trovare una soluzione in tempi brevi”.

IL PRESIDENTE CONFESESERFCENTI:”LOGICA INCOMPRENSIBILE”

Una logica incomprensibile – aggiunge Francesca Costa, presidente di Confesercenti Palermo – che dà il colpo di grazia a un settore già messo con le spalle al muro negli scorsi mesi e in cui tutti hanno sempre fatto rispettare le regole anti Covid. Tutti i negozi di abbigliamento, calzature e accessori espongono all’esterno il cartello con le norme per contrastare il contagio, tutti i commercianti sanno benissimo come gestire la presenza dei clienti. Perché non permettere loro di aprire? E’ davvero un paradosso. E’ necessario che il governo regionale intervenga quanto prima per tentare di salvare il salvabile”.