Covid, Speranza: “Più vaccinati o si rischiano nuove chiusure”

Nonostante la campagna vaccinale non stia andando male, il ministro Speranza non esclude chiusure se non si raggiungo i risultati sperati. “Bisogna rafforzare la campagna vaccinale”

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Il Governo italiano attende con fiducia che la campagna vaccinale contro il Coronavirus dia presto i suoi risultati. Il Ministro della Salute Roberto Speranza, in un’intervista al Corriere della Sera, ha parlato di come la minaccia pandemica sia ancora concreta: “Il virus esiste ancora, è forte e circola. O rafforziamo ancora la campagna vaccinale, o siamo costretti a immaginare che a un certo punto bisognerà usare le misure del passato

Sto dicendo che i vaccini salvano la vita delle persone. In pandemia la coperta rischia di essere corta, o la tiriamo con forza dalla parte dei vaccini o dovremo immaginare nuove chiusure. Se la difesa del diritto alla salute e la necessità di evitare nuove privazioni della libertà ci dovessero portare a questa soluzione, certo non ci spaventeremo e non ci fermeremo“.

Il ministro, che presiederà nella giornata di oggi in Campidoglio il G20 dei Ministri della Salute ha parlato dell’andamento delle somministrazioni: “La campagna vaccinale sta andando benissimo. I ragazzi stanno dando una lezione a tutti, hanno capito meglio degli altri che il vaccino è uno strumento di libertà. Il Paese è in profonda sintonia con le scelte del governo. Siamo stati i primi sull’obbligo per i sanitari e poi la Francia e numerosi altri Paesi ci hanno seguito. L’obbligo non è una scelta già determinata e certa, ma uno strumento che abbiamo e se necessario andrà attuato senza paura“.

Obbligo vaccinale

Non è una scelta già determinata e certa, ma uno strumento che abbiamo e se necessario andrà attuato senza paura – afferma Speranza -. Il passaggio dell’Ema renderebbe tutto più facile, ma i vaccini sono già sicuri e quindi si può fare anche senza, come è stato per il personale sanitario. Un governo ha sempre un margine di scelta. Il governo terrà conto del quadro epidemiologico e delle ospedalizzazioni, con particolare attenzione alle terapie intensive e al numero dei decessi, la cosa più drammatica. Questi dati si incroceranno con la percentuale di vaccinati.

La scelta si farà in base a una somma di fattori, tra cui la forza della variante. Potremmo trovarci in difficoltà anche con più del 90% di vaccinati, o al contrario non avere bisogno dell’obbligo pur senza raggiungere quella quota“.

Per quanto concerne il capitolo terza dose, Speranza ha affermato che all’inizio sarà effettuata solo a categorie specifiche. “Coloro che hanno una risposta immunitaria molto bassa, i trapiantati, alcune tipologie di malati oncologici, poi le Rsa, gli ottantenni e il personale sanitario“. Infine, in settimana è possibile che venga varata una estensione dell’obbligo di Green Pass per la pubblica amministrazione. “Brunetta sta facendo un lavoro importante per riportare in presenza una parte significativa di persone che sono in smart working“.