Un’altra interessante testimonianza riguardo il Covid-19, a Palermo Live la fornisce Danilo Bevilacqua, padre di famiglia che ha tremato davanti alla conferma della positività del figlio 16enne.
“Nel periodo di aprile, la mia famiglia ha avuto un contatto con un nipote risultato in seguito positivo. Come da protocollo abbiamo osservato la cosiddetta quarantena fiduciaria per i canonici quindici giorni. Avendola vissuta tutti senza avvertire alcun sintomo, è stato proprio al quattordicesimo giorno che mio figlio, 16enne fisicamente ben piazzato, ci ha comunicato di avvertire uno strano fastidio al petto. Da lì la descrizione all’Asp di quanto stava accadendo e il conseguente sopraggiungere, presso il nostro domicilio, dell’ambulanza con il personale sanitario. Affacciati in balcone, vederlo salire sul mezzo ha chiaramente avuto l’effetto di una stretta al cuore, acuita dalla conferma che mio figlio, trasportato all’ospedale Cervello, dagli esami effettuati è risultato positivo. Intanto, avendo avuto contatti diretti con un contagiato, io mia moglie e l’altra mia figlia abbiamo ricominciato daccapo la quarantena, questa volta obbligatoria.”
E’ all’Ospedale Vincenzo Cervello di Paleermo che il giovane colpito dal coronavirus è stato ricoverato
LE DIMISSIONI E L’ABBRACCIO CON I PROPRI CARI
“Dopo due settimane di degenza, e almeno quattro cinque tamponi effettuati, risultati tutti negativi mio figlio è stato dimesso. Un grande sospiro di sollievo per tutti noi, che intanto non abbiamo fatto registrare contagi durante il periodo di chiusura in casa. Una vicenda, la nostra, conclusasi come meglio non si poteva ma in cui non sono mancati momenti di grande tensione, su tutti, ribadisco, la scena straziante, che non auguro a nessun genitore di vedere il proprio figlio salire su un’ambulanza con l’incognita di non sapere quando poterlo riabbracciare”.
UN VIRUS DEMOCRATICO
Riguardo i sintomi, questa volta il covid-19, certamente perchè preso in tempo, non si è manifestato in tutta la sua virulenza. Dunque niente mancanza di gusto e olfatto, niente gravi difficoltà respiratorie bensì quell’antipatico e costante fastidio al petto descritto dal giovane (sul cui nome i genitori preferiscono mantenere il riserbo ndr). “E’ stato tutto preso in tempo, grazie alla tac tramite la quale è stato riscontrato un inizio millesimale di polmonite interstiziale. Ciò mi fa riflettere riguardo la facilità di trasmissione di un virus che, appena quattro mesi fa sembrava attaccare quasi esclusivamente le persone anziane e che oggi, invece, sembra “preferire” i più giovani.”Ed è quasi a conclusione dell’intervista che Danilo Bevilacqua tiene a ringraziare l’equipe medica dell’Ospedale Cervello.”Si sono prodigati tra mille attenzioni nei confronti di mio figlio, forse per un discorso semplicemente legato all’aspetto umano. Un sedicenne, ricoverato per coronavirus al Cervello ha fatto scattare in tutti loro la molla della sensibilità, e per questo li ringrazio dal profondo del cuore. Adesso i ragazzi ma non solo si preparano per l’inizio dell’anno scolastico, e non nego di vivere questa fase con apprensione. La speranza è che tutto vada per il meglio“.
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