Coronavirus, boom di casi in Sicilia: 886 nuovi positivi e 9 decessi

Nuova impennata in Sicilia

Il Coronavirus continua ad imperversare nella penisola spaventando tutti gli italiani. E la Sicilia, ovviamente, non fa eccezione. Nonostante le misure restrittive varate dal Governo di Giuseppe Conte nel nuovo decreto, i dati statistici dei contagi da Covid-19 continuano ad aumentare. Sono 886 i casi in più rispetto alla giornata di ieri, dato che porta gli attualmente positivi a 9.989, come emerge dal bollettino di oggi 24 ottobre. Sono 696 le persone ricoverate (quattordici in più di ieri), di cui 90 in terapia intensiva (1 in più di ieri). 124 i guariti. Si registrano invece nove nuove vittime da covid-19: il totale sale così a 417. I tamponi effettuati sono 7147.

I nuovi casi siciliani di coronavirus sono così suddivisi: 258 casi a Palermo, 276 a Catania, 48 a Messina, 96 a Trapani, 37 a Siracusa, 102 a Ragusa, 7 a Enna, 55 ad Agrigento e 7 a Caltanissetta.

CORONAVIRUS IN ITALIA

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 19.644 nuovi casi di contagio da coronavirus e 151 decessi. Le persone attualmente ricoverate sono 12.415 (817 in più rispetto a ieri), di cui 1.128 nei reparti di terapia intensiva (79 in più di ieri) e 11.287 ricoverate con sintomi (738 più di ieri). Sono stati analizzati 177.669 tamponi e testate 109.673 persone. È risultato positivo l’11,1 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 19.143, i decessi 91.

NUOVA ORDINANZA DI MUSUMECI

Dopo Lombardia, Campania e Lazio anche in Sicilia arriva il coprifuoco. Lo prevede la nuova ordinanza firmata poco fa, sentito il ministro Roberto Speranza, dal governatore della Regione Siciliana Nello Musumeci per limitare il diffondersi del Coronavirus nell’Isola. Fra le misure adottate: la sospensione delle lezioni in presenza nelle scuole superiori dell’Isola con il contestuale avvio della didattica a distanza; il dimezzamento dell’utilizzo dei posti passeggeri nei mezzi trasporti pubblico urbano ed extraurbano, ferroviario e marittimo e il divieto di circolazione con ogni mezzo dalle ore 23 alle 5 del giorno successivo.