Coronavirus in Sicilia: tre vittime e 362 nuovi casi positivi, 170 sono a Palermo

Ecco i dati di oggi

Il Coronavirus continua ad imperversare nella penisola spaventando tutti gli italiani. E la Sicilia, ovviamente, non fa eccezione. Nonostante le misure restrittive varate dal Governo di Giuseppe Conte nel nuovo decreto, i dati statistici dei contagi da Covid-19 continuano ad aumentare. Sono 362 i casi in più rispetto alla giornata di ieri, dato che porta gli attualmente positivi a 7.019, come 72emerge dal bollettino di oggi 19 ottobre. Sono 593 le persone ricoverate (trenta in più di ieri), di cui 72 in terapia intensiva (2 in più di ieri) Sono invece 6.426 i soggetti in isolamento domiciliare. 130 i guariti. Si registrano invece tre nuove vittime da covid-19: il totale sale così a 368.

I nuovi casi siciliani di coronavirus sono così suddivisi: 170 casi a Palermo, 85 a Catania, 7 a Messina, 3 a Trapani, 24 a Siracusa, 22 a Ragusa, 24 a Enna, 0 ad Agrigento e 27 a Caltanissetta.

CORONAVIRUS IN ITALIA

Nuovi casi di coronavirus in calo a quota 9.338 (-2.376), complice la riduzione di oltre 47mila tamponi (98.864 effettuati nelle ultime 24 ore). È quanto emerge dal bollettino odierno del ministero della Salute che registra, tuttavia, un incremento dei decessi (73, +4).
DE LUCA CONTRO CONTE: “NUOVO DPCM SUICIDIO ECONOMICO”
Quella del Governo Conte si chiama istigazione al suicidio economico creata dalla sprovveduta visione del bene comune. Il presidente del Consiglio – conclude il primo cittadino – sta infatti ammazzando la nostra economia, colpendo una parte dei piccoli imprenditori. Ha detto in conferenza stampa che comunque saranno ristorati? Non mi fido”. 
MUSUMECI: “IL COPRIFUOCO MI RICORDA LA GUERRA”
“Il coprifuoco mi ricorda la guerra e noi siamo in guerra contro un nemico del quale sappiamo un poco di più, ma che non riusciamo ad individuare, non si fa vedere e si fa soltanto sentire quando, purtroppo è tardi. Dobbiamo evitare di arrivare al coprifuoco perché la nostra economia e i nostri imprenditori non si potrebbero permettere il lusso di una nuova chiusura“. 

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