“Un importante numero di cittadini che abitano aree diffuse della città di Palermo vivono, dicono le statistiche, in uno stato che li colloca al di sotto della soglia di povertà. Spesso sono capi-famiglia, la loro condizione non li rende idonei per l’ottenimento del cosiddetto “reddito di cittadinanza” ancorché adeguatamente riformato. Bisogna prevedere forme alternative di sostegno, diretto prima e sotto forma di salario di ingresso poi; al fine di impedire che al posto del reinserimento all’interno della società attiva, legale e produttiva, mantengano legami con pezzi della società che si attarda nella illegalità che è un tarlo che la società siciliana e palermitana può e deve estirpare”.
Così Bobo Craxi dopo aver reso visita a Don Calogero Di Fiore, una personalità del mondo cattolico, molto impegnato nel settore del sociale nel capoluogo siciliano.