Crisi carne in Italia, prezzi alle stelle: consumi crollano e famiglie italiane sempre più in difficoltà | Come durante la guerra

La crisi in Italia continua a farsi sentire. I prezzi della carne sono ormai alle stelle e le famiglie italiane sono sempre più in difficoltà.

La crisi economica in Italia, continua a battere forte sulle casse delle famiglie che si trovano sempre più in difficoltà. Se fino ad oggi il rischio era quello di dover rinunciare a quell’acquisto in più, a una spesa che non sempre è necessario, ora anche portare in tavola del cibo sarà estremamente difficile.

In un periodo dell’anno, come quello natalizio che ci stiamo apprestando a vivere, questa è proprio la notizia che nessuno avrebbe mai voluto leggere.

Sembra di essere tornati agli anni della Guerra Mondiale, quando si rinunciava alla carne, perchè troppo cara e la si rimpiazzava con le patate, molto più a buon mercato.

La strada che si sta seguendo, nostro malgrado, sembra proprio essere quella e le famiglie italiane sono sempre più alla canna del gas.

Una situazione divenuta ormai disastrosa

La Guerra ha contraddistinto l’economia italiana e le abitudini delle famiglie veramente molto a lungo e anche se attualmente non ci sono scontri sul nostro territorio è sempre la Guerra a rendere difficile l’uscita dalla crisi che ci sta affliggendo. La situazione geopolitica mondiale non è certo incoraggiante e gli scontri che si susseguono sul territorio mondiale finiscono per influenzare il benessere del nostro paese. Insomma, sembra proprio che non ci siano buone notizie in vista per le famiglie italiane che, continueranno ad assistere a un aumento esponenziale dei prezzi della materia prima, compresa la carne.

Il mercato delle carni sta vivendo un momento veramente particolare, che si caratterizza con una serie di contraddizioni, tra la domanda debole e i prezzi che stanno subendo aumenti veramente significativi. A spiegare la situazione il report di AgriMercati pubblicato da ISMEA il 27 novembre scorso. 

Il mercato delle carne bovine e suine non gode di buona salute

Il prezzo del vitellone da macello ha registrato un aumento del 6%, si ferma al 4,9% l’aumento delle vacche e 0,8% i vitelli. All’ingrosso l’aumento è stato addirittura de 16% per il bovino adulto e questo ha fatto in modo che, a dispetto di una domanda scarsa, il prezzo continuasse ad aumentare. Cosa ha portato questo stravolgimento? Le dinamiche europeee con un aumento della domanda data dalle esportazioni in Turchia.

In Italia l’aumento della macellazione dei primi mesi dell’anno si è definitivamente annullato nei mesi estivi. Lo stesso percorso è stato intrapreso dalle carni suine, che hanno visto una vera flessione della richiesta. I costi elevati fanno in modo che i consumatori virino verso prodotti che possano essere più economici, con il settore avicolo che ha recuperato l’1,2%. La situazione risulta essere preoccupante, anche alla luce dell’importanza dell’industria nelle carni nell’economia generale. Si prevede quindi che a peggiorare non sarà solo il benessere delle famiglie, ma anche l’economia, ancora una volta messa sotto pressione.