Crisi idrica, arriva la diffida del Codacons ai sindaci dei comuni siciliani

L’iniziativa è frutto della preoccupante carenza idrica che sta colpendo l’Isola.

Il Codacons Sicilia, con i propri vertici regionali, gli avvocati Giovanni Petrone e Bruno Messina, sta procedendo a diffidare tutti i sindaci dei comuni siciliani, esortandoli ad emettere ordinanze urgenti per vietare l’uso dell’acqua potabile per riempire piscine e irrigare giardini.

L’iniziativa è frutto della preoccupante carenza idrica che sta colpendo l’Isola: “Infatti, – dice l’avvocato Messina – la situazione richiede interventi tempestivi e decisi per salvaguardare una risorsa vitale sempre più scarsa. D’altra parte, la Sicilia sta affrontando una crisi idrica senza precedenti, poichè la scarsità di piogge, unitamente all’aumento delle temperature e alla gestione inefficiente delle risorse idriche, quest’anno ha aggravato la situazione”.

“Le riserve d’acqua sono ai minimi storici, e molti Comuni dell’Isola, già ad inizio estate, devono fare i conti con razionamenti e interruzioni del servizio idrico. In questo contesto, l’uso improprio dell’acqua potabile diventa un problema che va affrontato con misure straordinarie.
Per questo – prosegue Messina – abbiamo preso una posizione netta, diffidando i sindaci siciliani, rappresentandogli l’urgenza di adottare provvedimenti atti a contrastare la crisi idrica, e chiedendo loro di emettere ordinanze che vietino: 1) l’uso dell’acqua potabile per riempire piscine private; 2) l’irrigazione di giardini e parchi privati”.

Difatti, queste due forme di impiego dell’acqua rappresentano un lusso insostenibile in una situazione di emergenza idrica, e tali pratiche contribuiscono significativamente allo spreco di acqua che dovrebbe essere destinata al consumo umano e per scopi igienico-sanitari.
“In questo modo – conclude l’avvocato Messina – vogliamo contribuire a preservare le riserve idriche, garantendo una maggiore disponibilità per tutti i cittadini, sensibilizzando i siciliani sull’importanza della conservazione dell’acqua e sull’urgenza di adottare comportamenti più responsabili”.

Il Codacons, tuttavia, non si è limitato a chiedere l’imposizione di divieti, ma ha invitato i sindaci anche a promuovere campagne informative volte a facilitare la collaborazione tra istituzioni e cittadini per affrontare una crisi che non può essere risolta senza l’impegno di tutti.