In data odierna, numerosi cittadini siciliani stanno manifestando in diversi comuni dell’isola per protestare contro la grave carenza d’acqua che affligge le loro comunità. Tra i centri maggiormente colpiti si segnalano Caltanissetta, Enna, Agrigento e diverse località della provincia di Trapani. In alcune zone, i residenti sono costretti a vivere senza acqua corrente per periodi prolungati, arrivando a ricevere rifornimenti idrici solo ogni sei giorni.
Francesco Tanasi, giurista e Segretario Nazionale del CODACONS, interviene con forza sulla questione, dichiarando:
“È inaccettabile che nel 2024 i cittadini siciliani siano privati di un diritto fondamentale come l’accesso all’acqua potabile. La situazione attuale rappresenta una grave violazione dei diritti umani e costituzionali dei siciliani, che non possono essere lasciati soli ad affrontare questa emergenza. Chiediamo un intervento immediato del Governo nazionale e dell’Unione Europea per affrontare e risolvere questa crisi. Inoltre, il CODACONS si impegnerà a sostenere i cittadini nella richiesta di un adeguato risarcimento per le sofferenze subite a causa di questa ingiustizia.”
Dal punto di vista giuridico, Tanasi sottolinea che la mancanza di approvvigionamento idrico stabile e continuo configura una violazione dei diritti fondamentali della persona e dei doveri di prestazione dello Stato nei confronti dei propri cittadini, ai sensi degli articoli della Costituzione Italiana e delle normative europee in tema di diritti umani. Il CODACONS è pronto a intraprendere azioni legali per ottenere giustizia e compensazioni per i siciliani che hanno subito danni materiali e morali, per ripristinare i loro diritti e ristabilire la dignità che è stata loro negata.