Per Rosario Crocetta, ex presidente della Regione Sicilia rinvio a giudizio, assieme ad altri undici imputati. Saranno sul banco degli imputati anche due ex assessori, Mariella Lo Bello e Linda Vanchera. Nella seconda tranche del processo Montante, la contestazione mossa dalla procura nissena è pesante. Il rinvio a giudizio della giudice delle indagini preliminari di Caltanissetta Emanuela Carrabotta parla di «Associazione a delinquere finalizzata a commettere più reati contro la pubblica amministrazione». I pm Claudia Pasciuti e Davide Spina hanno accusato Crocetta e gli altri di essere stati «a disposizione» del leader di Confindustria: «Erano asserviti ai suoi interessi».
D’altro canto, come scrive Repubblica, Antonello Montante, parlando con le sue fedelissime Mariella Lo Bello e Maria Grazia Brandara, si vantava, dicendo: «A Crocetta non gli abbiamo mai fatto sbagliare una mossa». Oltre a Crocetta, Lo Bello e Vanchera e l’ex commissario Irsap Brandara, nella lista degli imputati c’è anche l’ex presidente di Sicindustria Giuseppe Catanzaro. Secondo l’accusa “tutti «a disposizione» di Montante”. È stato rinviato a giudizio pure l’ex direttore della Dia Arturo De Felice. A quest’ultimo la procura contesta di essersi mosso a comando. Avrebbe. cioè, avviato indagini «su richiesta» di Montante, per colpire imprenditori e giornalisti non graditi.
Ma ci sono anche gli ex capocentro della Dia di Palermo e Caltanissetta, Giuseppe D’Agata e Gaetano Scillia, e un funzionario di polizia che era in servizio a Fiumicino, Vincenzo Savastano. A quest’ultimo Montante avrebbe regalato una minicar per il figlio in cambio di tanti favori in aeroporto. A giudizio anche l’allora capo della sicurezza di Montante, Diego Di Simone Perricone. La prima udienza si terrà il 2 maggio alle 10.30 nell’aula bunker del carcere di Caltanissetta.
Nella seconda tranche dell’inchiesta sul leader di Confindustria Antonello Montante, già condannato a 14 anni, c’è un pezzo di storia recente. A Crocetta viene contestato di aver compiuto «una pluralità di atti contrari ai doveri di ufficio per assecondare richieste e intessi. In cambio — sostiene l’accusa — avrebbe ricevuto la corresponsione, a titolo di finanziamento della propria campagna elettorale, di una ingente somma di denaro contante, ammontante a 200 mila euro». Crocetta avrebbe ricevuto anche, come è scritto nell’atto di accusa, «l’intervento, da parte di Montante finalizzato ad evitare la diffusione di un video a contenuto sessuale che lo ritraeva in atteggiamenti intimi con soggetti minori, di nazionalità tunisina».
L’ex governatore Crocetta replica: «Sono molto sereno e fiducioso nella giustizia. Ho la coscienza a posto. Anche perché nulla di ciò mi viene contestato è vero». C’è poi il capitolo riguardante due imprenditori, pure loro rinviati a giudizio perché Montante li avrebbe favoriti. Uno è Carmelo Turco, che è imputato anche per concorso in traffico di influenze, e l’altro l’imprenditore Rosario Amarù, già presidente di Sicindustria Centro Sicilia, che deve invece difendersi dall’accusa di favoreggiamento.