“Troppe volte abbiamo assistito e ancora assistiamo a speculazioni a buon mercato sul ruolo e le capacità dei lavoratori regionali, al solo scopo di guadagnare effimeri momenti di consenso. I dipendenti della Regione sono, piuttosto, una risorsa da riconoscere e valorizzare pienamente. Responsabilità della politica – prosegue – è quello di fornire gli strumenti riorganizzativi, strumentali e finanziari necessari a realizzare quel deciso cambio di passo che pure è necessario per un’amministrazione che sappia davvero porsi al servizio di cittadini, imprese e corpi intermedi siciliani”.
“Il lavoro di tutti coloro che attualmente operano all’interno degli uffici regionali è indispensabile per affrontare organicamente e consapevolmente questo passaggio così delicato – prosegue -, segnato innanzitutto dall’obbligo di efficiente e tempestiva gestione dei fondi europei e dello stesso PNRR, strumenti prioritari per dare molte delle risposte che i siciliani attendono”.
“Il tema riguarda, in primo luogo, il rapporto con la dirigenza regionale, da riconsiderare per meriti e responsabilità effettive al netto dell’assillo per la fidelizzazione politica, superando, con gli opportuni interventi legislativi, le incertezze che da troppo tempo segnano il suo assetto ordinamentale. Allo stesso tempo non può disconoscersi l’urgenza di reperire, attraverso procedure di reclutamento tanto immediate quanto rigorose e trasparenti, nuove risorse dirigenziali che, oltre a contrastare il depauperamento di risorse dirigenziali determinatosi in questi anni, possano rispondere al fabbisogno di competenze professionali nuove ed emergenti, ormai indispensabili per sostenere la sfida di una competizione globale a cui l’intero sistema socio-economico siciliano è chiamato”, conclude Cuffaro.