Il Governo vuole contrastare nuove infezioni, ed evitare in Italia quei nuovi lockdown che diversi Paesi europei stanno già adottando. Per questo sta preparando il suo piano contro l’impennata dei contagi da coronavirus. Anche perché le regioni spingono per l’adozione di un “doppio binario” per i cosiddetti “no vax”. Già ieri, nella tarda serata, è arrivato l’annuncio sulla terza dose per chi ha superato i 40 anni. Ma il Consiglio dei ministri già nella prossima settimana si prepara ad adottare nuove regole per i Green pass. Anticipandone la scadenza dopo l’ultima somministrazione di tre mesi.
Per quanto riguarda l’anticipo della terza dose per chi rientra nella fascia dai 40 ai 59 anni, la somministrazioni inizierà da lunedì 22 novembre. È arrivato ieri sera l’annuncio del Commissario straordinario all’emergenza Coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo. In una circolare inviata alle Regioni e alle Province Autonome, è scritto che si può anticipare il vaccino Covid per chi rientra nella fascia dai 40 ai 59 anni. Purché siano trascorsi almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione. Nella circolare si legge anche che la disposizione è stata adottata “alla luce dell’evoluzione del quadro epidemiologico delle ultime settimane, con il progressivo incremento dell’incidenza settimanale di nuovi casi e la crescita dei contagi”.
“È stato considerato ─ continua la circolare ─ che le attuali evidenze mostrano dopo circa sei mesi dalla vaccinazione un iniziale decadimento del livello di efficacia dei vaccini nei confronti delle forme sintomatiche. La decisione ─ conclude la circolare ─ è stata presa per “accelerare la campagna di somministrazione dei richiami per mantenere un’elevata protezione individuale” nelle persone già vaccinate con il ciclo primario e “ridurre il più possibile la trasmissione di Sars-Cov2 nella popolazione”.
Il Governo, in un Consiglio dei ministri che si terrà la prossima settimana, per contrastare l’aumento dei contagi e per accelerare le vaccinazioni, adotterà due misure relative al Green pass. Ci sarà una “sforbiciata” della sua durata, che passerà da 12 a 9 mesi. E inoltre per il personale sanitario l’obbligo a sottoporsi alla terza dose. C’è anche la possibilità che queste decisioni possano essere accompagnate da altre misure anti-Covid. Come chiesto dal pressing dei governatori di alcune regioni, che chiedono un Green pass “rafforzato” per i non vaccinati.