Da ora in poi puoi dire addio ai contributi: non devi versarli se hai questi requisiti | Ecco la svolta del secolo
Ogni lavoratore ha l’obbligo di versare i contributi, in un modo o nell’altro: per qualcuno, però, è prevista l’esenzione. Quando si parla di materie fiscali di questo tipo è bene conoscere tutte le possibilità che abbiamo per poter risparmiare il più possibile sulle spese.
Spesso i cittadini fanno fatica a pensare in maniera oggettiva rispetto a determinati argomenti, in particolare quando si parla di tasse. Il gettito fiscale è il pilastro finanziario di uno stato. Le tasse raccolte sono fondamentali per il sostentamento delle infrastrutture pubbliche e per il finanziamento dei servizi essenziali.
Senza di esse, sarebbe impossibile mantenere il livello di civiltà e di benessere a cui siamo abituati. La tassazione, nonostante sia spesso oggetto di malcontento, rappresenta un meccanismo indispensabile per la redistribuzione della ricchezza e per assicurare che i cittadini possano beneficiare di servizi pubblici di qualità come l’istruzione, la sanità e la sicurezza.
Certo, in alcuni ambiti c’è da migliorare molto. In Italia, per esempio, il costo del lavoro è notoriamente più alto rispetto alla media europea, una realtà che incide significativamente sulla competitività delle imprese e sul mercato del lavoro.
Se questo è vero nel caso dei lavoratori dipendenti, il discorso non cambia molto anche per quelli autonomi. Chi decide di aprire una Partita IVA si trova di fronte a una complessa rete di obblighi fiscali e contributivi.
I lavoratori autonomi e i contributi
Come sappiamo, avere una Partita IVA significa dover stare a obblighi precisi per quanto riguarda il pagamento delle tasse e il versamento dei contributi. Quest’ultimo aspetto è sempre un tasto dolente, specialmente per i lavoratori autonomi.
A nessuno infatti fa piacere ritrovarsi a dover spendere cifre significative dopo aver guadagnato grazie al duro lavoro. Non molti però sono a conoscenza di alcune peculiarità. In alcuni casi, infatti, il versamento dei contributi è del tutto annullato. Scopriamo insieme quando accade.
Quando non si paga
Il primo caso in cui i contributi non sono dovuti riguarda quello della Partita IVA che fattura zero nell’anno fiscale. In questo caso, non essendoci fatturato non c’è niente da pagare. Diverso è il discorso per i professionisti con cassa e per chi svolge attività di artigianato e commercio, i quali dovranno comunque versare i minimi dovuti.
Anche i lavoratori dipendenti che aprono Partita IVA sono esentati dal versamento dei contributi, ma solo nell’eventualità in cui l’impiego da dipendente sia full time. In questo caso, infatti, l’attività autonoma viene considerata secondaria rispetto al lavoro da dipendente.