Dal 1 gennaio aumentano le accise sul tabacco: stangata sulle sigarette

Dopo l’aumento della benzina, il Governo fa crescere le tasse sul tabacco

Il nuovo testo della manovra di Bilancio porterà importanti novità per l’economia italiana dei prossimi mesi, con misure che il Governo ha deciso di mettere in campo per cercare di arginare sempre più la crisi. Nella bozza della legge di Bilancio sono quindi inserite una serie di operazioni che per essere attuate, avranno la necessità di reperire nuove risorse che il Governo ha ben chiaro da dove pescare. E ci sarà una delle brutta sorpresa per gli italiani che già hanno incassato il taglio dello sconto delle accise sui carburanti:  l’aumento di altre accise del tabacco. Una misura che di sicuro provocherà l’aumento dei costi delle sigarette.

In arrivo stangata sulle sigarette

Il Governo ha infatti deciso di far crescere le tasse sul tabacco, anche allo scopo di reperire ulteriori risorse da utilizzare per la legge di Bilancio. La conseguenza sarà un netto aumento del prezzo del prezzo delle sigarette nel 2023. L’operazione che verrà portata a termine nelle prossime settimana, è quella di intervenire sulle accise sul tabacco.  L’esecutivo che ha deciso per l’aumento,  che si tradurrà in un netto rincaro sul prezzo finale per il consumatore.

Una crescita dei costi che si va ad aggiungere a quella del tabacco riscaldato, le cui accise sono passate dal 30% del 2021 al 35% del 2022 e si salirà al 40% dal primo gennaio 2023. Al momento non è ancora chiaro cosa succederà all’inizio dell’anno, ma la decisione di aumentare i prezzi potrebbe portare a una vera e propria stangata. Nello specifico si tratterebbe di aumentare i costi per tutti quei prodotti con tabacco lavorato. Dunque sigarette, sigari, tabacchi da fiuto e mastico, da pipa e da inalazione.

Foto di repertorio libera

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