Dal rosa al nero: la storia ed i numeri di Eugenio Corini nel suo trascorso a Palermo

Eugenio Corini ed il Palermo: una lunga storia quella tra il “Genio” ed il club rosanero, caratterizzata da mille sfaccettature che si potrebbero sintetizzare ed identificare con gli stessi colori della squadra siciliana. Negli anni si è passati dal rosa più intenso al nero più cupo, attraversando nel percorso (parola a lui tanto cara) anche alcune sfumature di grigio.

Il suo primo approccio con la piazza palermitana risale al lontanissimo 2003, quando vestiva ancora i panni del calciatore. Centrocampista dal talento puro e cristallino, Corini avrebbe probabilmente meritato un percorso calcistico ancora più florido di quello che comunque è riuscito a portare avanti in maniera più che dignitosa. Brescia, Juventus, Sampdoria, Napoli, Chievo, Palermo e Torino sono solo alcune delle maglie da lui indossate nel corso di oltre vent’anni di onorata carriera.

La sua forza stava nella completezza: abilissimo sia in fase di interdizione che di incursione a rete. Sapeva costruire il gioco con maestria e far ripartire la squadra con lanci lunghi e passaggi di precisione chirurgica. Era inoltre freddo e implacabile sui calci di punizione e sui tiri dal dischetto, oltre a possedere l’innata dote del leadership. Insomma, un “tuttocampista” come pochi ai suoi tempi e merce ancora più rara nel calcio odierno.

Gli anni rosa: l’alba di un amore

Facile dunque che Palermo se ne innamorasse sin da subito e ne facesse ben presto, oltre che il suo capitano (nel senso più pieno del termine) anche uno degli uomini simbolo della sua storia ultracentenaria. Quattro in totale le stagioni vissute da calciatore nonché da assoluto protagonista all’ombra di Monte Pellegrino, scandite da una promozione in Serie A che la piazza palermitana attendeva da oltre trent’anni. Centoquarantasei i gettoni di presenza da lui collezionati (89 in A, 40 in B, 9 in Coppa Italia e 8 in Uefa) impreziositi da 27 reti e 40 assist.

Indimenticabile anche la sua conferenza di addio nel 2007 quando, visibilmente commosso, annunciava la fine del suo idillio con il Palermo, culminato a seguito di alcune divergenze con la società di allora. Nella stagione seguente vestirà la maglia del Torino, squadra nella quale concluderà nel 2009 la sua carriera da giocatore.

Il grigio ritorno a Palermo

“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano…” canta in una sua celebre canzone Antonello Venditti. E così accadde anche tra Corini ed il Palermo. Nove anni dopo le due strade tornano infatti ad incrociarsi. Corini ritorna nella sua amata Palermo sotto una nuova veste, quella di allenatore. È il 30 novembre del 2016 quando viene chiamato da Zamparini a sostituire De Zerbi. Il debutto sulla panchina siciliana avviene il 4 dicembre seguente: un esordio amaro visto che i rosa perdono per 2-1 al Franchi contro la Fiorentina. Solo pochi giorni più tardi arriva però il primo successo del tecnico bresciano: 3-4 sul campo del Genoa.

La sua nuova avventura in Sicilia tuttavia non è destinata a durare tanto: il 24 gennaio 2017 si dimette dall’incarico affidatogli, a seguito di nuove incomprensioni e divergenze avute con la società. “Non ero contento del gioco di Corini, per Eugenio era un compito difficile: non è riuscito a cambiare la mentalità della squadra” – dirà Maurizio Zamparini -. Un’esperienza durata meno di due mesi in cui Corini conquista appena 4 punti in 7 partite, in una stagione comunque disastrosa per i colori rosanero, caratterizzata dai cinque cambi in panchina e conclusasi con il penultimo posto in campionato e la conseguente, inevitabile retrocessione in Serie B.

Gli anni più bui: la fine di un idillio

Nonostante la fugace e non proprio felicissima comparsa, alla prima esperienza da tecnico del Palermo, il pubblico siciliano, per quanto leggermente scettico, non accoglie male il ritorno del “Genio” quando, il 7 agosto del 2022, firma un contratto biennale prendendo il posto del dimissionario Baldini. Un ritorno “a casa” che avviene dopo cinque anni, durante i quali Corini allena nel frattempo (con risultati altalenanti) Novara, Brescia e Lecce.

Anche a Palermo l’allenatore di Bagnolo Mella fa fatica ad ingranare: dopo le prime dieci giornate di Serie B i rosa si ritrovano al terz’ultimo posto con soli nove punti conquistati. Solo dopo la 15^ giornata il Palermo comincia una lenta ed apparente risalita, inanellando nove risultati utili consecutivi (5 vittorie e 4 pareggi) che lo portano fino al sesto posto in classifica. Un nuovo crollo nei risultati e nel rendimento della squadra fa però precipitare di nuovo i rosa, che arrivano a giocarsi l’accesso ai playoff all’ultima giornata. Il pareggio interno per 2-2 contro il Brescia (con le rondinelle che rimontano il doppio svantaggio) e la contemporanea vittoria al fotofinish della Reggina, sanciscono però l’esclusione definitiva dei rosanero dalla griglia degli spareggi per la serie A.

Brunori e compagni chiuderanno il torneo al nono posto con 49 punti, frutto di 11 vittorie, 16 pareggi e 11 sconfitte. Stessi punti del Venezia, che però si qualifica per i play-off a discapito dei siciliani in virtù degli scontri diretti a favore.

Il resto è storia recentissima: nonostante la scorsa estate la società si sia prodigata a rinforzare notevolmente la squadra, l’altalena di risultati e di rendimento sono rimaste una triste costante nella gestione Corini. Quattordici vittorie, sette pareggi e dieci sconfitte fin qui ottenute, ma soprattutto tante, troppe occasioni perse, idee poco chiare ed un gioco sterile hanno fatto da contorno all’ennesima stagione opaca. Un quadro desolante che ha avuto come unico risultato quello di far spegnere lentamente un amore che sembrava inscalfibile e che, questa volta, potrebbe davvero essere arrivato al capolinea.

Fonte Immagine: sito ufficiale Palermo Fc

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