Dalla Safilo stop alla collaborazione con Chiara Ferragni: “Violazione dei principi etici”
L’importante brand internazionale ha interrotto il rapporto con la Ferragni. Il marchio di occhiali ha sciolto l’accordo
Il caso Chiara Ferragni prosegue con le sue prevedibili conseguenze collaterali. Infatti è già saltato il primo brand che aveva un accordo contrattuale con la regina dei social. La Safilo, un importante marchio internazionale, ha deciso di interrompere l’accordo “di licenza per il design, la produzione e la distribuzione delle collezioni eyewear a marchio Chiara Ferragni”. La partnership tra il marchio della influencer e il gruppo Safilo era stata avviata nel settembre 2021, attraverso la formalizzazione di un accordo che comprendeva la creazione, produzione e distribuzione della prima collezione di occhiali con licenza del brand a nome di Chiara Ferragni. Una collezione che includeva modelli da sole e da vista e che hanno fatto parte della collezione primavera-estate 2022, in vendita da gennaio 2022.
La nota di Safilo per il primo accordo che salta
Ecco il comunicato stampa dell’azienda padovana: “Safilo Group comunica l’interruzione dell’accordo di licenza per il design, la produzione e la distribuzione delle collezioni eyewear a marchio Chiara Ferragni a seguito di violazione di impegni contrattuali assunti dalla titolare del marchio”. Questo è il primo accordo che è saltato in seguito ai fatti che hanno portato alla sanzione dell’Antitrust per un milione di euro per il pandoro Balocco Pink Christmas. Intanto, lo staff di Chiara Ferragni avrebbe avviato le pratiche per la donazione da un milione di euro riparatoria, annunciata da Chiara Ferragni nell’ormai celebre video di scuse.
Resta pendente la denuncia del Codacons per truffa aggravata ai danni dei consumatori. Il Codacons, in una nota, ha anche chiesto l’intervento della Guardia di Finanza per “porre sotto sequestro i conti delle sue società a tutela delle azioni di rivalsa da parte dei consumatori che hanno acquistato il pandoro griffato”. È solo l’ultima tra denunce, esposti e segnalazioni che il Codacons ha fatto nel tempo nei confronti dei ‘Ferragnez’.
Foto Safilo