Dalla Sicilia a Roma per il diritto al lavoro, #IoApro torna a Montecitorio
L’intervista a Filippo Accetta, uno dei volti siciliani della protesta. Ecco le sue parole.
#IoApro, la sigla che ha organizzato la manifestazione di martedì 6 aprile, ha annunciato una nuova mobilitazione per lunedì 12 aprile alle ore 15:00. Una protesta che potrebbe estendersi anche al giorno successivo, qualora dai tavoli politici non arrivino buone notizie.
Il movimento, attraverso un post sulla propria fanpage ufficiale, ha scritto quanto segue: “Vi abbiamo dato 48 ore per legittimare le Riaperture di tutte le attività economiche. Nessuno ci ha risposto. Porteremo 20.000 persone davanti al Parlamento”.
Uno slogan che ha allarmato anche le forze dell’ordine, tanto che la Questura di Roma ha deciso di non autorizzare la manifestazione.
LE PAROLE DI FILIPPO ACCETTA (#IOAPRO)
Intervenuto ai nostri microfoni, il frontman siciliano della protesta Filippo Accetta ha così commentato la decisione di scendere nuovamente in piazza.
“Lunedì è stato programmato un nuovo sciopero a piazza Montecitorio per dare continuità a quanto successo martedì e per andare a richiamare quei diritti che tuttora ci vengono negati”.
Una protesta, quella romana, che non è stata autorizzata dalla Questura di Roma. Su questo aspetto, il volto siciliano non ha dubbi.
“Io andrò lo stesso. Dopo quattordici mesi di chiusura, non saranno 400 euro di multa che mi potranno fermare. Io smetterò di manifestare quando riavrò il mio lavoro, la mia dignità e la mia libertà. Non è con la multa che si può fermare la dignità della persona, ma solamente riacquistando il proprio lavoro”.
Sulla zona rossa su Palermo e provincia, Accetta è molto duro nei confronti delle istituzioni regionali.
“A pagare il conto sono sempre i mercati e i negozi. Noi ci organizzeremo per fare una manifestazione a Palermo. E impossibile, dopo quanto successo con i dati falsi, chiudere Palermo e tutta la provincia, dando un danno ancor più maggiore rispetto a prima. Proprio la morte e il fallimento di tante attività. Questa è la mazzata finale. Sulla data ci stiamo organizzando, per fare una manifestazione con tutte le partite IVA e le categorie colpite dalla chiusura. La gente non crede più ai dati che emanano. Noi possiamo dimostrare che anche in zona rossa possiamo lavorare, rispettando le linee guide ed evitando i contagi, perchè i primi a volere evitare il covid-19 siamo noi”.
IL MOVIMENTO IMPRESE OSPITALITA’
In merito alla manifestazione di lunedì, il presidente del Movimento Imprese Ospitalità (MIO Italia) Paolo Bianchini chiarisce che non parteciperà alla protesta di Montecitorio.
Ciò perchè una delegazione dell’associazione sarà ricevuta al Mef da una delegazione governativa.
“Noi facciamo le manifestazioni ma quando ci chiamano ai tavoli riteniamo opportuno andarci – sottolinea Bianchini -. Dobbiamo fare le cose con la testa. Parleremo del decreto imprese che sarà fatto con il nuovo scostamento di bilancio. Noi chiederemo il blocco degli sfratti, la proroga dei leasing e dei mututi fino al 31 dicembre. La questione dei costi fissi, da valutare in funzione del nuovo scostamento di bilancio. Infine, il blocco delle licenze commerciali per almeno tre anni”.