Dalla sua Sicilia alla missione pediatrica, studente in aiuto dei bimbi in Africa per 6 mesi
Da Gibellina, sua città di nascita vicino a Trapani, a Bangui per aiutare i bambini più bisognosi, come da sempre desiderava. Un viaggio e un percorso straordinario quello del 33enne siciliano Marco Sutera, studente specializzando in pediatria all’Università di Trieste, che lo ha portato a prestare soccorso nella capitale della Repubblica Centrafricana.
Per sei mesi il medico Sutera lavorerà presso il Complexe hospitalier universitaire pédiatrique di Bangui, grazie alla collaborazione con l’Ong ‘Medici con l’Africa Cuamm’. A raccontare la sua esperienza è l’agenzia Ansa: “E’ stata la testimonianza degli operatori del Cuamm all’Università a convincermi a fare questa missione – racconta Marco Sutera – anche se, già prima di iniziare a studiare Medicina, aveva questo sogno nel cassetto”.
Leggi anche: Gigi Buffon e Ilaria D’Amico, dopo il “Sì” la luna di miele in Sicilia: il soggiorno alla Torre di Scopello
Il giovane specializzando in tre settimane ha visto morire più di 8 bambini: “Ti resta l’amaro in bocca – racconta Sutera – soprattutto quando pensi che, in altri contesti e con più attrezzatura, avresti potuto fare qualcosa in più”. L’ospedale di Bangui, in cui sta prestando servizio Sutera, è una struttura dedicata esclusivamente ai bambini, con ben 300 posti letto e un ritmo frenetico di almeno 100 accessi al giorno, tutti casi critici.
Dopo questa esperienza, il giovane medico siciliano ha però voglia di ritornare nella propria isola. “Sono convinto di tornare a fare il pediatra in Sicilia, nella mia terra – dice Sutera – qui è un altro mondo, pieno di vita e di morte. Riflettendo penso che rispetto al nostro mondo, questo qui è assurdo perché vedi morire così tanti bambini che sarebbero, invece, facilmente curabili. Quello che mi fa riflettere è l’ineguaglianza”.