Dalle 22 tutti a casa, ma di giorno movida e tintarella a Mondello

Invasione in centro città e a Mondello, ma c’è stata folla anche al mercatino di via Galilei

L’ultimo Dpcm ha relegato la Sicilia in zona arancione, con i riflessi della zona gialla, per cui dalle 22 alle 5 occorre stare a casa. E c’è anche la chiusura alle 22 di bar e ristoranti, con il divieto, durante il giorno, di consumare sul posto o nelle vicinanze. Per il resto quasi tutto come prima. Quantomeno a Palermo. Ieri è stata una bella giornata di sole, e in molti ne hanno approfittato per fare shopping, nonostante i centri commerciali nei weekend siano chiusi, ma anche per andare al mercatino oppure andare a Mondello e, magari, prendere l’ultima tintarella. Sui social non sono mancate tante foto, per testimoniare l’affluenza nelle vie della città, nei mercatini, sulla spiaggia e nelle vie di Mondello. Si è vista in giro tanta gente, tanti ragazzi che si sono adattati al nuovo modus vivendi. È come se la movida notturna si fosse spostata nella fascia mattutina o pomeridiana. La gente non vuole stare a casa.

ANARCHIA AL MERCATINO DI VIA GALILEI? NOTA DEL M5S

In tanti, per esempio, hanno puntato il dito anche contro il mercatino settimanale di via Galilei, a quanto si dice zeppo di bancarelle e avventori. Senza nessun controllo per tutelare la salute pubblica. Una situazione che ha spinto il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ad inviare una segnalazione urgente al sindaco e a tutte le autorità competenti. Comprese la Questura e la Prefettura. Con una nota il M5S ha chiesto di “verificare eventuali violazioni delle norme sul contenimento e contrasto al Covid 19 al mercatino rionale di via Galileo Galilei. Dove ci sono condizioni di assoluta anarchia. A causa del mancato rispetto del distanziamento sociale e di un uso scorretto dei dispositivi individuali di protezione”.

BAR CHIUSI, MA C’È L’ASPORTO. APPELLO DI ORLANDO

Il nuovo Dpcm, assegnando alla Sicilia la zona arancione, ha vietato di sostare dentro i bar o le rosticcerie. Ma poiché è permesso l’asporto, il gelato o la pizzetta possono essere acquistati e consumati per strada. Magari mentre si passeggia o seduti in una panchina. Così come è stato fatto in via Maqueda, che è stata invasa dai passanti. I cittadini, comportandosi così non considerano che la zona arancione è l’anticamera della zona rossa, come ha fatto notare ieri il sindaco Orlando su Facebook, auspicando maggiore senso di responsabilità e prudenza. “La zona rossa ─ ha scritto ─ è un baratro che dipende da noi. Se siamo in zona arancione è perché il governo, sulla base di criteri scientifici, ha ritenuto che le strutture sanitarie della nostra regione non siano attrezzate per sostenere quello che si sta dimostrando un aumento progressivo dei contagi”. Forse è meglio stare un po’ più a casa.


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