Danni del covid-19 al settore alberghiero palermitano: 65 milioni di euro di perdite

L’amministrazione comunale ha diffuso dati preoccupanti riguardanti i danni al settore alberghiero e della ristorazione a causa del virus.

L’ufficio statistica del Comune annuncia le perdite del settore alberghiero e ricettivo a Palermo. Il danno calcolato, pari a 65 milioni di euro, è stato ottenuto tramite un’accurata analisi dei numeri provenienti dall’Istat e dalla Regione Siciliana. Il fatturato di queste filiere, come è probabile che sia, è destinato ancora a decrescere almeno fino a quando la pandemia di coronavirus non sarà del tutto debellata.

Proprio per questo, il responsabile delle statistiche condotte, Girolamo D’Anneo, ha affermato che si tratta di analisi prudenziali. Le perdite conteggiate tengono conto di quanto già si è perso, 32,5 milioni nel periodo tra marzo e giugno, e quanto sarà perso da qui a settembre. Le strutture alberghiere soffrono maggiormente questa crisi mentre è lievemente migliore la situazione di b&b e affittacamere.

A sottolineare la criticità di questi dati è stato il Sindaco di Palemo che dichiara di rimanere in attesa di ulteriori misure del Governo e dell’efficacia della finanziaria regionale: “Numeri che ancora una volta mostrano l’emergenza sociale profonda che ha colpito la nostra città. Una emergenza di fronte alla quale – indica Orlando – la risposta del Governo nazionale è del tutto inadeguata e quella della Regione potrà essere valutata solo dopo che si conosceranno nel dettaglio il reale impatto e la reale applicabilità delle norme contenute nella Finanziaria di cui attendiamo il testo definitivo“.

BAR E RISTORANTI

A non sorridere è anche il settore della ristorazione, il quale ha mostrato ingenti perdite, che coinvolge circa 8 mila lavoratori. Molto dipende e dipenderà quindi dall’affuenza di turisti e visitatori della città, anche in seguito al blocco delle frontiere. Queste filiere non potranno reggersi soltanto con la presenza di viaggiatori provenienti dalla stessa regioni o dal resto dell’Italia. Secondo quanto stimato dall’amministrazione comunale sono sbarcati in città 450 mila turisti in meno, vale a dire perdite di circa 1 milione di pernottamenti. 

“Anche ipotizzando una ripresa del turismo locale e nazionale – dichiara il Sindaco – è praticamente certo che almeno 65 milioni di fatturato siano già andati in fumo per quest’anno, che vuol dire almeno 20 milioni di ricaduta economica persa per la città in termini di retribuzioni ed utili d’impresa. Sono numeri di una catastrofe che richiede una risposta straordinaria che mi sembra non ci sia in questo momento da parte del Governo nazionale, così come mi sembra non sia adeguato l’intervento a sostegno del reddito da parte della Regione che accusa gravissimi ritardi nell’avvio della Cassa integrazione”.


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