Danni strutturali alla tua casa, anche se meriti un risarcimento te li devi pagare: ecco cosa puoi fare | La legge che sta facendo discutere
Oltre il danno anche la beffa, subisci dei danni strutturali a casa e anche se chiedi il risarcimento te li devi pagare comunque.
Sembra proprio non ci sia pace per gli italiani. Ci sono alcune leggi che, nonostante abbiano il compito di difendere i diritti dei cittadini, sembrano remare contro di loro.
Questa volta ci si riferisce a quelle normative che vanno a regolare quelli che sono i diritti nel caso in cui ci siano danni strutturali all’abitazione in cui si vive. La decisione presa sembra essere alquanto preoccupante.
Sappiamo bene che può succedere che di tanto in tanto vi siano delle problematiche a livello strutturale all’interno di un qualsiasi immobile. Quando si tratta però, di una casa in affitto, quello che ci si chiede è chi ha il dovere di pagare questi eventuali danni.
Secondo le indicazioni che arrivano di recente, l’inquilino ha comunque diritto a un risarcimento, ma è tenuto a pagare i danni che ci sono stati. Un situazione alquanto complicata.
Danni struttura alla casa, adesso chi paga?
Probabilmente subire dei danni alla propria casa è uno dei casi peggiori che ci si possa trovare ad affrontare. Lo sa bene chi ha vissuto questa esperienza almeno una volta nella sua vita, senza poter fare nulla per porvi un rimedio. Le case, proprio come qualsiasi altro bene di cui possiamo essere in possesso, hanno bisogno di una manutenzione costante e come se questo non fosse sufficiente ci sono casi imprevisti che possono richiedere un intervento immediato. Si tratta di eventualità su cui è ovvio che la giurisprudenza deve in qualche modo intervenire, per evitare delle diatribe.
Sembra che però, questa volta, la Corte di Cassazione, abbia remato contro gli inquilini, condannandoli a pagare danni, per cui fino a non molto tempo fa avevano diritto a un risarcimento. Questo perchè si è introdotto un punto di vista differente nella normativa, che tiene conto del duplice aspetto di danneggiato e danneggiante che contraddistingue l’inquilino.
Anche l’inquilino paga la sua parte
Quindi nel caso in cui, ad esempio, si verificassero delle infiltrazioni dal tetto di una casa, l’inquilino ha diritto di chiedere il risarcimento all’assemblea dei condomini, la quale procederà quindi, a discuterne in sede di assemblea. Questo però, non si traduce più nel diritto a un risarcimento totale a favore dell’inquilino. Le nuove disposizioni della Corte di Cassazione indicano quest’ultimo sia come danneggiato che come danneggiante.
Quello a cui si potrà avere accesso è un risarcimento a cui verrà tolta la parte che il cittadino è chiamato a pagare facendo parte del gruppo di inquilini dello stesso palazzo. Una decisione controversa probabilmente, ma che segue un filo lineare.