Terremoto alla Sanità: si dimette l’assessore Razza

“Per sottrarre il governo da inevitabili polemiche ho chiesto al Presidente della Regione di accettare le mie dimissioni”

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L'assessore Razza

In seguito all’inchiesta, con relative intercettazioni telefoniche, che ha portato a rivelare dati falsificati sul numero dei contagi in Sicilia, l’assessore alla salute Ruggero Razza, coinvolto nella vicenda, si è dimesso dall’incarico.

Alla luce della indagine della Procura di Trapani che mi vede indagato, – afferma Razza- nel confermare il massimo rispetto per la magistratura, desidero ribadire che abbiamo sempre monitorato con cura l’epidemia in Sicilia. Così evidenzia ogni elemento oggettivo, a partire dalla occupazione ospedaliera e dalla tempestività di decisioni. Non avevamo bisogno di nascondere contagiati o di abbassare l’impatto epidemiologico. Proprio noi abbiamo spesso anticipato le decisioni di Roma e adottato provvedimenti più severi.

I fatti individuati – prosegue – si riferiscono al trasferimento materiale dei dati sulla piattaforma, che abbiamo riportato sempre in coerenza con l’andamento reale dell’epidemia, tenendo conto della circostanza che sovente si riferivano a più giorni e non al solo giorno di comunicazione. Come sempre, il fenomeno della lettura postuma delle captazioni può contribuire a costruire una diversa ipotesi che, correttamente, verrà approfondita dell’autorità giudiziaria competente individuata dal Gip. 

Ma deve essere chiaro, – conclude il dimissionario assessore – che il sistema ha registrato nominativamente ogni soggetto con l’infezione. Non abbiamo mai artatamente modificato nessun dato di qualsivoglia natura per nascondere la verità. Ciò nonostante, soprattutto in tempo di pandemia, le istituzioni devono essere al riparo da ogni sospetto. Per sottrarre il governo da inevitabili polemiche ho chiesto al presidente della Regione di accettare le mie dimissioni“.

Nell’ambito dell’inchiesta i carabinieri hanno eseguito tre ordinanze di misura cautelare per due collaboratori dell’Assessorato alla Sanità e la dirigente Di Liberti, a cui Razza avrebbe chiesto di “spalmare un po’ il numero dei decessi“.