Nei panni di Totuccio Contorno, Luigi Lo Cascio riceve il premio David di Donatello come miglior attore non protagonista nel film “Il traditore” di Marco Bellocchio. Luigi Lo Cascio era in concorso con Roberto Benigni, Stefano Accorsi, Fabrizio Ferracane e Carlo Buccirosso e l’evento è stato trasmesso in diretta su Rai 1.
Ancora prima della proclamazione di Carlo Conti, Lo Cascio si diceva emozionato, “mi batte forte il cuore”.
All’annuncio della vittoria segue un sorriso di felicità sul viso dell’attore palermitano «Volevo dedicare il premio al grandissimo attore che ci ha lasciato da poco che è Luigi Maria Burruano che è mio zio, zio Gigi, mio padre nei ‘Cento Passi‘.
La sala avrebbe applaudito a questo grandissimo attore – commenta dal collegamento web – E poi lo dedico alle centinaia di migliaia di lavoratori dello spettacolo che fanno un lavoro grandissimo anche se sono invisibili».
I figli poi lo raggiungono in stanza per un abbraccio gioioso.
Già 20 anni fa aveva vinto il David con “I cento passi” interpretando magistralmente Peppino Impastato, di cui proprio oggi si ricorda l’anniversario del suo assassinio.
Altri protagonisti palermitani di questo David di Donatello 2020 sono Ficarra e Picone, che invece ricevono il premio dello Spettatore, anche loro in diretta hanno commentato: “Riceviamo questo premio antico e lo dedichiamo a tutte le commedie, augurandoci che si possa tornare presto in sala”.
Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, anche lui palermitano, si mostra vicino al mondo del cinema che in questo periodo storico di emergenza pandemica, subisce duri attacchi economici ed occupazionali, per non parlare della grande mancanza della sale cinematografiche nella nostra solita routine di svago.
Con una lettera alla presidente dell’Accademia del Cinema, Piera Detassis, Mattarella sottolinea che il cinema, potrà far tornare a sognare gli italiani nella fase complessa della ricostruzione che si annuncia.
“Un compito alto, – sottolinea Mattarella – che la nostra Costituzione disegna all’art. 9, che affida alla Repubblica il compito di promuovere lo sviluppo della cultura e di tutelare il nostro patrimonio storico e artistico“.