Ddl Zan, niente istituzioni in testa al corteo del Palermo Pride

Dopo la bocciatura del Ddl Zan in Senato, il comitato Palermo Pride ha deciso che non ci sarà nessun rappresentante delle istituzioni in testa al corteo di oggi

Ddl Zan, è protesta al Palermo Pride

Una foto della parata del Palermo Pride 2021 (da Facebook Palermo Pride)

Dopo la bocciatura del Ddl Zan in Senato, il Coordinamento di Palermo Pride ha deciso che in testa al corteo non ci sarà nessun rappresentante delle istituzioni. “Nessuna presenza istituzionale a reggere lo striscione del Coordinamento”. Lo rende noto il coordinamento in vista della partenza dal Foro Italico di Palermo, prevista oggi alle 15, del corteo.

Ddl Zan, la protesta del Palermo Pride

“Alla luce del voto sul Ddl Zan di mercoledì in Senato – si legge in una nota – il Coordinamento Palermo Pride ritiene inopportuna qualunque presenza istituzionale dietro lo striscione. Avendo appurato che nella tutela dei nostri diritti noi siamo sole e soli, mai come quest’anno è utile e necessario che lo striscione di apertura del corteo sia presidiato esclusivamente dal movimento LGBTQIA+. La presenza e la partecipazione al Corteo da parte di chiunque abbia un ruolo istituzionale sono come sempre ben accolte”.

Torna il corteo del Palermo Pride

Dopo due anni di stop oggi pomeriggio è in programma la parata del Palermo Pride che ha come titolo “Fascisti tremate, le streghe sono tornate”. Per l’edizione di quest’anno testimonial è Mimmo Lucano, attivista ed ex sindaco di Riace condannato per la gestione dell’emergenza migratoria.
Il corteo prenderà il via dal Foro Italico alle 15, proseguirà poi su corso Vittorio Emanuele, volta su via Roma e attraverso via Cavour raggiungerà via Pignatelli Aragona fino in piazza San Francesco di Paola dove i cancelli di Villa Filippina sono aperti per ospitare la serata con inizio alle 19 (orario di arrivo previsto).
A Villa Filippina prenderanno il via gli interventi politici legati al dibattito in Senato sul ddl Zan. “Davanti al nostro sangue il Parlamento preferisce girare la faccia”, protesta il Coordinamento Palermo Pride.