Decreto Ristori quater: fra le novità, bonus ai precari e rinvio scadenze

Nel Decreto indennità da mille euro per stagionali, intermittenti, lavoratori dello spettacolo, del turismo, delle terme, e da 800 euro per i cococo dello sport. Previsti anche importanti rinvii di scadenze ma anche la possibilità di allungare i piani di rateazione

Il Consiglio dei Ministri, convocato alle 22:30, e iniziato poco prima delle 23, in 40 minuti ha approvato il Decreto Ristori quater da 8 miliardi di euro per il sostegno delle aziende e dei professionisti in difficoltà a causa del coronavirus. Tante le novità contenute nel nuovo provvedimento. Oltre alla riedizione dell’indennità da mille euro per stagionali, intermittenti, lavoratori dello spettacolo, del turismo, delle terme, e da 800 euro per i cococo dello sport, ci sono anche alcuni importanti rinvii di scadenze. Ma anche la possibilità di allungare i piani di rateazione. Ecco, di seguito, cosa prevede il Decreto Ristori quater.

BONUS A PRECARI

Un bonus di mille euro verrà corrisposto ai lavoratori del turismo, dello spettacolo e delle terme (compresi i somministrati di turismo e terme) che hanno cessato involontariamente il loro rapporto di lavoro dal primo gennaio 2019 ad oggi. A patto che abbiano almeno 30 giornate di contributi versati in questo periodo, e che non abbiamo altro lavoro dipendente o siano in Naspi. Sempre mille euro verranno erogati a favore dei lavoratori fragili che hanno “cessato, ridotto, sospeso” la loro attività o rapporto di lavoro tra il primo gennaio 2019 e l’entrata in vigore del decreto. Quindi stagionali di settori diversi, dal turismo e terme e intermittenti. Ma anche per gli autonomi privi di partita Iva titolari di contratti occasionali e già iscritti alla data del 17 marzo 2020 alla gestione separata Inps. Indennità di 800 euro, invece, per i collaboratori delle società e associazioni sportive dilettantistiche, del Coni e del Comitato italiano paralimpico.

RINVIO SCADENZE IRPEF, IRES E IRAP

Lunedì 30 novembre scadono gli acconti di Irpef, Ires e Irap per imprese e professionisti. Il Decreto sposta la nuova scadenza scadenza al 10 dicembre. Entro questa data deve avvenire la trasmissione telematica di tutte le dichiarazioni dei redditi e dell’Irap. Così come per la dichiarazione dei sostituti d’imposta, il modello 770. Per chi può dimostrare un calo del 33% nei ricavi del primo semestre 2020 rispetto al 2019 ed un fatturato entro i 50 milioni, è consentito un ulteriore rinvio al 30 aprile 2021.

A meno che non si trovano in zona rossa o arancione. In questo caso non è richiesto il calo dei ricavi e quindi il rinvio al 30 aprile 2021 spetta anche senza calo del fatturato alle attività con i codici Ateco negli allegati 1 e 2 del decreto Ristori-bis in zona rossa. Vale anche per gli esercenti l’attività di gestione di ristoranti già a partire dalla zona arancione. Anche le rate della rottamazione e del saldo e stralcio, sino ad ora sospese dai decreti Covid e rimandate al 10 dicembre, vengono allungate all’1 marzo 2021. Si tratta di 950 milioni a cui lo Stato rinuncia temporaneamente a vantaggio di 2,1 milioni di contribuenti.

STOP A GANASCE FISCALI

Un articolo del Decreto Ristori quater prevede lo stop a ganasce fiscali, ipoteche, fermi amministrativi, procedure esecutive. Il contribuente deve presentare, se non l’ha già presentato, la domanda per chiedere una dilazione dei propri debiti fiscali per comprovate difficoltà economiche a pagare. Inoltre, viene alzata la soglia di debito sopra la quale si deve dimostrare con apposita documentazione le difficoltà a pagare le rate. Dalle attuali 60mila euro, viene alzata a 100mila euro fino al 31 dicembre 2021. Questo significa che chi ha un debito fino a 100 mila euro può rateizzarlo a prescindere dagli impedimenti a pagare.

FONDI PER I SETTORI

Le Regioni riceveranno 250 milioni per i debiti in scadenza. Alle Forze di polizia 48,5 milioni per le indennità di ordine pubblico e 13,8 milioni per gli straordinari. Ai Vigili del fuoco 5,3 milioni per gli straordinari. Al Fondo unico per il sostegno delle associazioni sportive e società sportive dilettantistiche 92 milioni. Al settore di fiere e congressi altri 500 milioni come ristoro delle perdite subite.