Delusione Musumeci giusta: i parametri della Sicilia sono da zona gialla

Nei numeri della Sicilia solo l’indice di contagio in lieve rialzo, ma ancora sotto i valori da superare per passare da giallo ad arancione

zona arancione

Ieri, poco dopo che è stato reso noto il decreto del Governo che porta la Sicilia dalla zona gialla a quella arancione, il governatore della Sicilia Nello Musumeci ha espresso la sua amarezza. Perché, alla luce dei parametri epidemiologici che c’erano prima del nuovo decreto, i parametri dell’isola erano da zona gialla, nonostante il rialzo dell‘indice di contagio rilevato in Sicilia dal monitoraggio sul Covid-19 redatto nel periodo 1-7 marzo dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità. Infatti in quel periodo l’Rt era stato pari ad 1, una soglia da superare per cambiare da giallo ad arancione.

SICILIA PER 14 GIORNI IN RISCHIO “MODERATO”

La Sicilia, negli ultimi 14 giorni considerati è stata sempre in rischio “moderato”. Infatti nel periodo 22-28 febbraio, quindi nel penultimo monitoraggio, aveva un Rt dello 0,79%. Inoltre c’è da mettere nel conto che per il passaggio di fascia, la regola nazionale, oltre il parametro Rt, considerava anche il tasso di saturazione dei posti letto. Che in Sicilia attualmente è fra i più bassi d’Italia, con un 17% per quanto riguarda i reparti ordinari e il 13% nelle terapie intensive. Quindi nettamente inferiori rispetto alle doglie critiche previste del 40%in area medica e 30% in Rianimazione. E ancora, l’incidenza settimanale dei nuovi contagi, salita da 68 a 77 positivi ogni 100mila abitanti, è ben lontana dai 225 delle media nazionale.

SICILIA IN ARANCIONE ANTICIPANDO I TEMPI

Quindi, a quanto pare, nonostante i parametri siano da giallo, l’esecutivo ha tenuto conto solo della tendenza ascensionale in atto. Prevedendo che, probabilmente, l’attuale accelerazione fra qualche giorno avrebbe portato i parametri della Sicilia in zona arancione. Una scelta lungimirante? Lo dirà il tempo. Di fatto l’isola è in vantaggio rispetto ad altri territori su tuti i parametri. Anche con i ricoveri, che degli ultimi 14 giorni sono stati in netta controtendenza rispetto al resto d’Italia: sono scesi da 930 a 772.