Denise, la troupe di “Chi l’ha visto” aggredita a Mazara: «Pezzi di mer*a»

Rientrati in studio, Federica Sciarelli ha commentato quanto accaduto: “Non è bello, perché i giornalisti stanno facendo il loro lavoro. Ma bisogna dire che a Mazara sono poche persone”

Per la troupe di “Chi l’ha visto” ci sono stati momenti di tensione a Mazara del Vallo. Nell’ultima puntata della trasmissione di Rai 3 andata in onda ieri sera, ancora una volta è stato protagonista il caso di Denise Pipitone. Ma prima di iniziare a parlare dei nuovi sviluppi sulla vicenda, la conduttrice Federica Sciarelli ha voluto mostrare le immagini dell’aggressione subita dalla sua troupe a Mazara del Vallo, il comune dove nel settembre del 2004 è scomparsa la piccola Denise. La conduttrice ha condannato l’accaduto. Ma ha tenuto a precisare che i cittadini di Mazara Del Vallo non sono tutti così e in passato hanno più volte manifestato la loro vicinanza e solidarietà alla famiglia della bambina scomparsa l’1 settembre 2004.

«C’È UNA MAZARA CHE SI SENTE DISTURBATA»

La Sciarelli, prima di mandare in onda la clip, ha detto: «Francesco Paolo Del Re che stava cercando, come facciamo normalmente, i testimoni e vediamo che cosa è successo a Mazara Del Vallo. C’è una Mazara che si sente disturbata dai giornalisti che vanno lì. A noi c’è capitato spesso anche negli anni passati. Questa volta c’era il nostro Francesco Paolo Del Re». Nel video che è stato trasmesso subito dopo, si vedono alcuni abitanti di Mazara che inveiscono contro la troupe. Urlano minacciosi: «Qual’è il problema? Testa di ca**o, vattene. Avete scassato il ca**o. Pezzi di mer*a, co***oni! Via! Str**zi. Prima o dopo voi fate una brutta fine”.

NERVI A FIOR DI PELLE

Evidentemente a Mazara c’è qualcuno che ha i nervi a fior di pelle. Rientrati in studio, Federica Sciarelli ha puntualizzato: «C’è una parte ancora più brutta che non è stata registrata. Non è una bella scena, l’operatore ha detto “guardate, io qua non ci vengo più”. Sono veramente poche persone perché abbiamo visto delle fiaccolate, il vescovo con tutti i cittadini. Insomma, sicuramente sono poche persone. C’è una città partecipe. Noi andiamo lì, Francesco Paolo va a fare il suo mestiere».