Denise Pipitone, il padre chiede la riapertura delle indagini sulla scomparsa
Tony Pipitone, padre legale della piccola Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo l’1 settembre del 2004, chiede nuove indagini sulla sparizione della figlia. A distanza di tre anni dall’ultima archiviazione disposta dal gip di Marsala, l’uomo è tornato a chiedere ai pm di indagare. Al momento non sono noti i nuovi elementi che giustificherebbero una riapertura del caso, condizione a cui la legge subordina nuove investigazioni.
La piccola venne rapita mentre giocava sotto casa della nonna. Da allora non si ebbero più sue notizie. La madre Piera Maggio non ha mai smesso di cercare la bambina, insieme a Pietro Pulizzi, padre naturale di Denise.
Piera Maggio: “Mamma e papà non smetteranno mai di cercarti”
Nel giorno del ventesimo anniversario dalla scomparsa, Piera Maggio ha pubblicato un lungo post su Facebook: “Dopo vent’anni dal sequestro di nostra figlia, non abbiamo nulla da aggiungere più di quanto non abbiamo già detto in tutti questi anni. Nel giorno della triste ricorrenza si rinnova più forte il nostro dolore misto alla rabbia per l’insuccesso nel ritrovamento di Denise e per la mancata giustizia! Questo caso è una delle vergogne italiane: il fallimento assoluto dei poveri d’animo e di senso umano. Non smetteremo mai di chiedere giustizia e verità. Come non dimenticheremo le cattiverie subite: non tutti hanno una coscienza”.
“Al contrario – ha proseguito – sentiamo di dover ringraziare i nostri legali, tutti i professionisti che si sono avvicendati negli anni, tutti coloro che ci sono ancora oggi vicini e sperano insieme a noi di sapere dov’è la nostra Denise, diventata figlia di tutta Italia. Siamo convinti che prima o poi i colpevoli pagheranno per il male procurato, sia una pena terrena che divina. Denise, ovunque tu sia, mamma e papà non smetteranno mai di cercarti e di sperare nel tuo ritorno fino a prova contraria. I minori scomparsi vanno cercati, non dimenticati!“