Ha trovato il coraggio di denunciare ben 24 anni di violenze fisiche e psicologiche. Violenze perpetrate anche mentre era incinta o davanti ai figli minorenni.
La procura distrettuale di Catania ha aperto un’inchiesta per maltrattamenti in famiglia. A seguito delle indagini il Gip ha emesso per l’uomo la misura cautelare del divieto di avvicinamento e comunicazione con la persona offesa, con applicazione del braccialetto elettronico.
Gli abusi sarebbero cominciati sin dall’inizio del matrimonio, 24 anni fa, quando l’uomo avrebbe tentato di strangolare la moglie mettendole le mani al collo. La donna soltanto lo scorso ottobre dopo l’ennesimo episodio di violenza, stanca di tutto, ha denunciato l’uomo ai carabinieri.
Nel 2017, durante una lite scaturita da un immotivata gelosia, lui le avrebbe dato un calcio al fianco, costringendola a fare ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso. Nel 2021, invece, la donna aveva deciso di recarsi a un colloquio di lavoro, ma al rientro a casa sarebbe stata picchiata dal marito perché, a suo avviso, avrebbe impiegato troppo tempo a tornare presso l’abitazione familiare.
I maltrattamenti, sia dal punto di vista fisico che verbale e psicologico, avrebbero avuto una cadenza quotidiana, da ultimo, nell’aprile del 2023, l’uomo, dopo una lite innescata sempre per futili motivi, avrebbe colpito ripetutamente la moglie con il telefono cellulare, causandole un sanguinamento al capo. L’indole violenta dell’uomo si sarebbe manifestata sia quando la donna era incinta, che dopo la nascita dei loro figli, che avrebbero spesso assistito gli atteggiamenti violenti del padre nei confronti della madre. L’uomo, poi, avrebbe preteso il totale controllo di moglie e figli e, quando questi uscivano, li avrebbe assillati con innumerevoli telefonate, per accertarsi di dove e con chi fossero.