«Devi abbassare la radio»: un uomo ferito con l’accetta dal vicino

Un  60enne ha aggredito il vicino mandandolo in gravi condizioni all’ospedale perché la musica, secondo lui, era sparata a un volume troppo alto

Nella zona residenziale romana della Farnesina, un  60enne collezionista di coltelli ha aggredito il vicino mandandolo in ospedale in gravi condizioni. Tutto a causa della musica secondo lui sparata a un volume troppo alto che proveniva dalla casa accanto alla sua. Per farlo ha usato un’arma singolare e pericolosa: un oggetto contundente che da una parte ha un’affilata scure e dall’altra un martello. Un attrezzo del quale è negata la libera vendita, essendo considerato una vera arma bianca.

L’aggressione per una radio giudicata ad alto volume

La vittima dell’aggressione sanguinosa è un uomo di 37 anni, per il quale si è reso necessario il ricovero in ospedale. L’aggressore è stato arrestato dalla polizia, anche per l’aggravante del motivo futile: tanta violenza è stata scatenata da una radio giudicata ad alto volume. Prima la vittima è stata presa a testate, poi l’aggressore ha preso  un oggetto dotato scure e martello, ed ha iniziato a percuotere il 37enne che è crollato in terra in una pozza di sangue. I vicini, allarmati dalle urla disperate dell’uomo picchiato, hanno chiamato il numero unico d’emergenza, il 112. Sono accorse alcune volanti ed anche un’ambulanza del 118. Il personale medico ha il 37enne che stava a terra e sanguinava, e l’ha caricata sull’ambulanza per portarlo al Gemelli.

Il violento è un collezionista di coltelli

La polizia ha fatto una rapida indagine. Quando è entrata a casa del picchiatore lui si stava lavando le mani sporche di sangue. Gli agenti l’hanno bloccato e ammanettato. Nella perquisizione sono stati trovati diversi coltelli di genere proibito ed anche una katana, una sciabola orientale con più di 30 centimetri di lama. L’uomo è stato arrestato per lesioni gravi ed anche per porto abusivo d’armi. L’aggressore è stato portato al commissariato di zona, ma  si è chiuso in un totale riserbo. Il magistrato di turno, una volta letta l’informativa, ha deciso per l’arresto del violento.