Dichiarazione dei redditi, ad aprile rimborsi da nababbi: 4.000€ a chi ha presentato il 730 fatto cosi

Dichiarazione redditi - fonte pexels - palermolive.it

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I dipendenti e i pensionati possono ottenere il rimborso delle tasse direttamente tramite la busta paga o la pensione. Questo avviene grazie all’utilizzo del modello 730, che consente di ricevere il credito fiscale in tempi relativamente brevi, generalmente a partire dal mese di luglio. La presenza di un sostituto d’imposta, ovvero il datore di lavoro o l’ente pensionistico, facilita la procedura di conguaglio e accredito.

Non tutti i contribuenti hanno un sostituto d’imposta che effettua il conguaglio. È il caso, ad esempio, di chi ha perso il lavoro o di chi sceglie di ricevere il rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Questi soggetti possono comunque presentare il modello 730 senza sostituto, sia in forma precompilata che ordinaria, purché rientrino tra coloro autorizzati a utilizzare questo tipo di dichiarazione.

Il modello 730 senza sostituto può essere trasmesso direttamente all’Agenzia delle Entrate o tramite un Caf o un professionista abilitato. Se si opta per il modello precompilato, si può presentarlo online attraverso il portale dell’Agenzia. Se invece si utilizza il modello ordinario, è necessario rivolgersi a un intermediario fiscale. In entrambi i casi, il contribuente deve specificare nelle informazioni personali che sta presentando un “730 senza sostituto”, indicando la lettera “A” nell’apposita casella.

A differenza di chi ha un datore di lavoro o un ente pensionistico che effettua il conguaglio, chi presenta un 730 senza sostituto riceve il rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Questo processo può richiedere più tempo rispetto a chi ha un sostituto d’imposta, in quanto la liquidazione del credito avviene solo dopo le verifiche necessarie da parte dell’Agenzia.

Tempi di erogazione dei rimborsi

Il rimborso per chi ha presentato il modello 730 senza sostituto viene solitamente pagato a partire dal mese di dicembre. Tuttavia, in alcuni casi, l’attesa può protrarsi fino all’anno successivo. Se il credito Irpef è inferiore a 4.000 euro, l’erogazione avviene più rapidamente. Al contrario, per importi superiori, possono essere effettuati controlli preventivi che allungano ulteriormente i tempi.

Per ricevere il rimborso in tempi più brevi, è fondamentale comunicare all’Agenzia delle Entrate il proprio codice IBAN. Questo può essere fatto accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia con SPID, CIE o CNS, oppure presentando un apposito modulo via PEC o presso un ufficio territoriale. Se il contribuente non fornisce il proprio IBAN, il pagamento avverrà con modalità alternative e potrebbe subire ulteriori ritardi.

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Possibili ritardi nei rimborsi

L’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli preventivi su alcune dichiarazioni, in particolare se presentano elementi di incoerenza o un rimborso superiore a 4.000 euro. Questo può comportare un ritardo nell’erogazione del rimborso, che in alcuni casi potrebbe slittare fino al 2025. È quindi importante verificare la correttezza della dichiarazione per evitare eventuali problemi.

Il modello 730 senza sostituto rappresenta una soluzione utile per molti contribuenti, permettendo loro di ricevere eventuali rimborsi anche in assenza di un datore di lavoro. Sebbene i tempi di accredito possano essere più lunghi rispetto a chi ha un sostituto d’imposta, questa modalità consente a chiunque di dichiarare il proprio reddito in modo semplice e ottenere le detrazioni fiscali spettanti.