Martello: «Scioperiamo! Non è possibile continuare a sopportare le angherie del Governo»

Mentre era in corso lo sbarco di 450 migranti arrivati su un barcone dopo altri 500 approdi nella stessa giornata su decine di barchini, il sindaco di Lampedusa ha rilasciato pesanti dichiarazioni verso il governo assente

Dopo che  nelle ultime 24 ore erano approdati a Lampedudsa 510 migranti su una trentina di piccole imbarcazioni,  poco prima di mezzanotte nell’isola è arrivato  un peschereccio con circa 450 migranti, scortato dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza che lo avevano  soccorso  a 4 miglia da Lampedusa mentre rischiava di capovolgersi a causa del forte vento di scirocco. Questo stato di cose ha fatto scattare  la protesta di un gruppo di abitanti dell’isola che, guidati dall’ex senatrice della Lega Angela Maraventano, ha cercato di impedire il passaggio dei mezzi di soccorso sulla banchina. «Siamo stanchi – ha detto la Maraventano -.Sono tutti tunisini e vanno rimpatriati immediatamente. Impediremo con tutte le nostre forze di farli passare».

MARTELLO: «LE ANGHERIE DEL GOVERNO»

Anche il sindaco di Lampedusa, Totò Martello,  presente  al porto commerciale dove era in corso lo sbarco, ha fatto delle precise dichiarazioni, come riportato dall’Ansa. «Lampedusa non riesce più a sostenere questa situazione ─ ha detto il sindaco molto contrariato ─. O il governo prende decisioni immediate, oppure sciopererà tutta l’isola. Non riescono a gestire l’emergenza e ormai la situazione è veramente insostenibile. Sarà direttamente l’amministrazione a dichiarare lo sciopero, chiudendo tutto. Non è possibile continuare a sopportare queste angherie da parte del Governo». Poi ha continuato il suo sfogo aggiungendo: «Mi dicono che il peschereccio, che è strapieno, si stava capovolgendo. E’ stato fatto entrare in porto per garantire il soccorso. Ma come è possibile che nessuno lo abbia prima d’arrivare a 4 miglia di distanza dall’isola?»