VIDEO| Didattica a distanza davanti all’Ars, gli studenti chiedono risposte

“Non vogliamo più essere costretti a scegliere tra diritto allo studio e diritto alla salute”, affermano gli studenti del Regina Margherita

Nelle giornate di oggi e domani, 18 e 19 febbraio, otto studenti del Liceo “Regina Margherita”, che fanno parte del 50% di coloro che, a causa della “didattica mista”, devono seguire le lezioni da casa, hanno deciso di seguire il programma “appostati” davanti all’Assemblea Regionale Siciliana.

I motivi della protesta sono spiegati in dettaglio nella nota diramata da alcuni alunni del Liceo “Regina Margherita” di Palermo:

Il rientro a scuola, giorno 8 febbraio, ha visto studenti e lavoratori della scuola trovarsi nuovamente in una situazione di grande rischio epidemiologico e con garanzie pressoché nulle. Siamo davanti all’Assemblea Regionale Siciliana, nel pieno rispetto delle norme di contenimento covid, a seguire le nostre lezioni a distanza, per chiedere alle istituzioni delle garanzie vere sul nostro rientro a scuola. Ancora una volta solo il 50% degli studenti potrà seguire in presenza, un metodo che si è già dimostrato inefficace all’inizio dell’anno.

Per coloro che seguono da casa, – prosegue la nota – la didattica mista significa un rapporto con insegnanti e compagni ridotto ai minimi termini. Per chi invece segue in presenza, questo tipo di didattica comporta un’esperienza scolastica in cui tutti gli aspetti relativi alla socialità vengono a mancare, in favore di un rispetto di ferree regole per il contenimento della pandemia, che hanno già reso i mesi di didattica mista ben più pesanti dal punto di vista psicologico rispetto a quelli interamente in DAD.”

TRASPORTI ED EDILIZIA SCOLASTICA

Oltre ai problemi legati alla didattica mista, – sottolineano gli studenti – si aggiungono quelli legati a trasporti ed edilizia scolastica che, se negli anni passati venivano ignorati, adesso sono diventati non più rimandabili, in quanto comportano un rischio concreto per la salute di studenti e lavoratori. A costringere gli studenti a un metodo didattico inefficace, infatti, è proprio la mancanza di infrastrutture scolastiche che permettano il rientro al 100%. Gli studenti pendolari, invece, sono ogni giorno costretti a mettere a rischio la propria salute a causa di mezzi affollati e corse insufficienti.

Non vogliamo più essere costretti a scegliere tra diritto allo studio e diritto alla salute. – Affermano gli alunni del Regina MargheritaPer mesi abbiamo sacrificato la nostra vita sociale, quasi un anno della nostra adolescenza, per tutelare le fasce più deboli della popolazione. Adesso non possiamo permetterci che i nostri sforzi vengano vanificati, soprattutto per un rientro a scuola per nulla fruttuoso dal punto di vista didattico.

UN “GRIDO DI AIUTO” ALLE ISTITUZIONI – IL VIDEO

Questo appello – spiegano gli studenti – è l’ennesimo grido di aiuto che gli studenti lanciano alle istituzioni. Se è vero che i giovani sono il futuro, non possiamo più permetterci che il tema della scuola sia solo oggetto di propaganda politica. Oltre che alle istituzioni, ci rivolgiamo anche a tutti gli Onorevoli Parlamentari presso l’Assemblea Regionale Siciliana: la scuola merita più di questo, merita innovazione e protagonismo, non propaganda. Non lasciate che le giovani generazioni sacrifichino il proprio futuro per la mancanza di risposte da parte delle istituzioni.

Immagini Marcella Chirchio