Dieci mesi d’attesa per una visita diabetologica urgente: è la denuncia di un pensionato di Palermo al Codacons, che recentemente ha attivato una Task Force Sanità impegnata nella tutela dei diritti dei pazienti.
Bruno Messina, vice presidente regionale dell’associazione, ha sottolineato ancora una volta lo stato di emergenza che attraversa il sistema sanitario regionale. “In particolare – si legge in una nota – viene messa quotidianamente a rischio la salute dei siciliani, e stavolta quella di un pensionato di Palermo, cardiopatico e diabetico, che si è rivolto al Codacons. Il paziente, in cura all’Ospedale Cervello, deve effettuare una visita diabetologica urgente. Tuttavia, gli è stato comunicato che il primo appuntamento disponibile presso una struttura sanitaria regionale è quello di settembre 2025, ovvero fra quasi 10 mesi”.
“Una tempistica del genere – continua l’avvocato Messina – è inaccettabile e rischia di compromettere seriamente la salute dell’uomo. A seguito di quanto accaduto, questa persona si è rivolta alla nostra Associazione, scrivendo alla mail taskforcesanita@gmail.com, creata proprio per raccogliere segnalazioni di disservizi sanitari. Il paziente ci ha chiesto assistenza per ottenere il rimborso delle spese che sarà costretto a sostenere per effettuare la visita diabetologica privatamente e in tempi adeguati. Il caso, infatti, verrà seguito dalla Task Force Sanità, composta da una equipe di legali e medici Codacons impegnata nella tutela dei diritti dei pazienti”.
La Task Force non si limita a raccogliere e analizzare le segnalazioni, ma si attiva per portare avanti le azioni legali nei confronti delle istituzioni responsabili, qualora venga riscontrata una violazione dei diritti costituzionalmente garantiti. “D’altra parte – dichiara Messina – non possiamo tollerare che pazienti con gravi patologie vengano abbandonati a tempi d’attesa inconcepibili. Quindi abbiamo reso disponibili, presso gli Info Point Salute Consumatori e sul sito www.codaconsicilia.it i moduli per chiedere il rimborso dei costi sostenuti per prestazioni sanitarie eseguite presso strutture private, in caso di lunghi tempi d’attesa presso le strutture pubbliche, e invitiamo chi si trovi in situazioni analoghe a segnalare i disservizi e i ritardi scrivendo alla mail taskforcesanita@gmail.com”.