Difende la fidanzata dalle molestie e il branco si vendica: in quattro lo picchiano e lo investono

“Perché non vieni a farti un giro con noi?”, le avrebbero detto con insistenza i molestatori. Il fidanzato è intervenuto per difenderla

discoteca

Ancora un episodio di violenza in Italia, questa volta ad opera di un gruppo di rom, un “branco” che ha tentato di adescare una ragazza all’esterno della discoteca “Fiesta” dell’Eur, a Roma. La giovane vi era andata assieme al fidanzato e alle 4 del mattino, quando si accingevano a lasciare il locale, è uscita per prima. Mentre era sola è stata notata da un gruppo di quattro rom all’esterno della discoteca. “Perché non vieni a farti un giro con noi?”, le avrebbero detto i molestatori.

La ragazza, una 24enne di Palestrina, in provincia di Roma, ha rifiutato più volte l’insistente e greve “invito”. È rimasta da sola pochi minuti, giusto il tempo che il fidanzato salutasse le ultime persone e si avviasse verso l’uscita. Quando si è reso conto di quanto stava accadendo, ha ovviamente difeso la sua ragazza.

Investito con una vecchia Mercedes Classe A

Tutto sembrava concluso, il gruppo si è allontanato e la coppia si è diretta verso la propria auto. A quel punto, è successo l’imprevedibile. I componenti del branco sono tornati, cogliendo alle spalle il giovane di sorpresa, ed hanno scaricato la loro rabbia su di lui: calci, pugni, schiaffi e insulti. La ragazza ha urlato e chiesto aiuto, ma nessuno l’avrebbe sentita. Il branco ha lasciato il ragazzo a terra e ancora una volta sembrava che tutto fosse finito lì. Ma dopo pochi secondi il gruppo è tornato a a bordo dei una Mercedes Classe A vecchio modello e ha investito il giovane, che, nonostante le botte, è riuscito a schivare l’auto, anche se non del tutto. I rom hanno poi fatto perdere le loro tracce.

Difficile l’identificazione

Le indagini sono partite immediatamente, il giovane è stato portato all’ospedale e fortunatamente i traumi subiti sono di lieve entità: ha una frattura alla gamba e qualche contusione. I due fidanzati, però, non sono stati in grado di fornire alle forze dell’ordine dettagli rilevanti per l’identificazione. Nei prossimi giorni verrà loro mostrata una serie di immagini per cercare di capire se riusciranno a ritrovare in quei volti quelli dei loro aggressori.

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