Valle dei Templi, novità nell’ambito del progetto Diodoros

Nuove azioni di promozione dei prodotti agricoli agrigentini, anche grazie a un format originale e inedito

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I resti dell'antica città di Akragas

Nella sua opera “Bibliotheca historica“, Diodoro Siculo, originario di Agira, descrive il territorio agrigentino esaltandone non soltanto le straordinarie risorse naturali, ma anche la ricchezza economica.

“A quei tempi la città e il territorio di Akragas – si legge nella monumentale storia universale dell’autore, nato nel 90 avanti Cristo – vivevano una condizione di grande benessere…”.
“C’erano vigneti di eccezionali dimensioni e bellezza – spiegava lo storico siciliano riferendosi al XIII secolo – e la maggior parte delle terre era coperta di ulivi, la cui abbondantissima produzione era destinata al commercio cartaginese…”.

Un affresco che restituisce al lettore la potenza e l’opulenza assoluti che contrassegnavano l’antica polis akragantina, soprannominata da Pindaro “la più bella città dei mortali”.

Suggestioni letterarie e cultura del territorio che si traducono in un marchio, denominato Diodoros : un omaggio allo storico siceliota, certo, ma anche un forte richiamo evocativo allo splendore di un tempo, del quale il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi reca tutta l’evidenza anche oggi.

SINERGIA TRA SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI PER PROMUOVERE I PRODOTTI

Il progetto Diodoros (https://www.diodoros.shop/) nasce dalla collaborazione tra realtà pubbliche e private, accomunate dalla volontà di valorizzare il patrimonio artistico, culturale e agricolo dei 1300 ettari del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi.

Al centro delle azioni di promozione, olive, pistacchi e tutte le varietà tradizionali di frutta, oggetto di interventi di ricerca e innovazione tecnologica e commercializzazione delle produzioni agricole del Parco, registrate, appunto, con il marchio Diodoros, a partire dal 2005.

Senza dimenticare “le Mandorle della Valle” uniche al mondo.

Rappresentate nel Museo Vivente del Mandorlo di Agrigento – collezione che raccoglie oltre duecento varietà – esse differiscono per gusto e consistenza rispetto alle diverse varietà da cui sono ricavate.

IL MARCHIO

Originariamente dedicato all’olio e al vino, il marchio collettivo, contrassegnato da un disciplinare di grande rigore, è stato esteso anche ad altri prodotti: i capperi, le erbe aromatiche, il miele, le spezie e il pistacchio.

All’orizzonte, c’è la volontà di inserire alcune specie di legumi, marmellate e pasta di grani antichi. Non si tratta solo ed esclusivamente di un’ azione di valorizzazione di tipo economico ma anche di un’operazione di riappropriazione dell’ identità culturale. Le aziende che lavorano nell’ambito progettuale, infatti, fanno uso delle risorse naturali del Parco e sono orientate alla rivitalizzazione dei metodi di produzione legati alla tradizione.

UN FORMAT INEDITO : PRODUZIONI LOCALI E RICETTE

Di recente, il progetto si è arricchito di contenuti nuovi che hanno contribuito a rafforzarne le finalità. CoopCulture, concessionaria dei servizi al pubblico del Parco, ha messo a punto un format in collaborazione con il Parco della Valle dei Templi, affidandolo ad Annalisa Pompeo. Originaria di Favara, la blogger è nota al grande pubblico per l’attività di Chief Executive Officer (CEO) nell’ambito di “GoSicily Sicilian Cooking Experience“, progetto del quale lei stessa è fondatrice.

Portano la sua firma le deliziose cooking boxes , un mezzo originale per esportare in tutto il mondo, dentro una scatola, un pezzo piccolo ma significativo di Sicilia.

Il format, denominato “Diodoros Food Exhibition” – cinque puntate in tutto – si fonda sull’idea dell’incontro con i produttori legati al marchio che diventa così narrazione del territorio, anche grazie all’apporto del videomaker Marco Gallo. Le puntate hanno preso il via lo scorso 21 dicembre : tra i prodotti “raccontati” l’olio, i capperi, le mandorle e il vino.

Un’esperienza che, di certo, non è conclusa: all’orizzonte, infatti, ci sono altre video ricette, che animeranno nuove puntate.

Chi volesse, può visionarle gratuitamente sulla pagina Facebook del Parco Archeologico della Valle dei Templi.

LA PUNTATA DEL 18 GENNAIO

Il 18 gennaio si terrà la quinta e ultima puntata: protagonisti, il miele della Valle e l’ape nera sicula.

Quest’ultima, nata e sviluppatasi in Sicilia fino agli anni ’70,  fu abbandonata dagli apicoltori locali che preferirono importare dal nord le api ligustiche, oramai ritenute lo standard in tutta Italia per la produzione del miele.
Archiviato il pericolo dell’estinzione, l’ape nera sicula è sempre più utilizzata quale produttrice di un miele dalle ottime qualità antiossidanti, organolettiche e salutistiche.