Dipendente Amat aggredita sopra l’autobus, i sindacati: «Proclamato lo stato d’agitazione»

In seguito agli ultimi tafferugli di ieri in cui è stata coinvolta una lavoratrice dell’azienda municipalizzata, i sindacati evidenziano le criticità sulla sicurezza dei dipendenti

Nuova aggressione di una dipendente Amat a bordo di un autobus diretto a Mondello. L’episodio è avvenuto ieri intorno alle ore 18:00 quando la responsabile al controllo del distanziamento sociale sopra il mezzo ha vietato l’ingresso di una coppia di adolescenti, poichè il numero massimo di persone ad avere diritto di usufruire dell’autobus era stato raggiunto. Alla notizia di dover aspettare la prossima corsa, la ragazza è salita di prepotenza nel veicolo ed è partita l’aggressione.

Tirata di capelli, calci e pugni sono alcune delle azioni compiute dall’adolescente che è stata denunciata per il reato di interruzione di pubblico servizio. Ad interrompere la colluttazione sono stati gli altri dipendenti Amat e alcune volanti giunte sul luogo. 

PRESA DI POSIZIONE DEI SINDACATI

Il giorno dopo i fatti sono intervenuti con una nota i sindacati, che dichiarano: “Dopo l’ennesima aggressione subita dal personale Amat da parte dell’utenza sempre più insofferente ai disagi causati dalla insufficienza del trasporto pubblico offerto dall’omonima azienda, scriventi OOSS proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale Amat che non può più continuare a svolgere il proprio lavoro gravato dalla insicurezza ordinaria aggravata dalle circostanze sanitarie e dalle contraddizioni della città”.

A firmare il comunicato sono Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti, Faisa-Cisal, Ugl-Trasporti, Cobas-Trasporti e Orsa-Trasporti. “Mentre l’Amat, con le risorse umane ridotte al minimo ormai da tempo, risponde ai dispositivi dei Decreti Governativi in relazione alle misure imposte per contenere i rischi da Covid-19, il resto dei soggetti e delle opportunità  – si legge – aprono senza limiti alle attività della popolazione costringendo l’azienda a divenire imbuto nel trasporto delle persone che ad esempio si riversano incontrollate sulle spiagge”.

Vengono richieste maggiori sicurezze per i dipendenti: “La situazione dei pochi mezzi disponibili per mancanza di personale di guida ma anche per il controllo ed il governo del contingentamento, stanno mettendo in seria difficoltà la sicurezza del personale per il quale si proclama lo stato di agitazione, ritenendo non più prorogabile la presa d’atto dell’azienda e delle autorità nel predisporre ogni misura che consenta l’offerta di trasporto pubblico adeguata alla richiesta ed alle necessità della popolazione del capoluogo Siciliano garantendo il lavoro in sicurezza degli operatori dell’Amat”.


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