Palermo, dipendenti dell’Agenzia delle Entrate costretti a lavorare al freddo
La Uil Pubblica Amministrazione Sicilia ha inviato una lettera alla Direzione provinciale
Nei locali della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Palermo, “il mancato funzionamento dell’impianto di condizionamento rappresenta ormai un problema atavico”.
Ad affermarlo è Raffaele Del Giudice, coordinatore regionale della Uil Pubblica Amministrazione Entrate Sicilia.
“Un problema – precisa l’esponente sindacale – che si ripropone puntuale sia in estate, quando i dipendenti sono condannati a lavorare con temperature torride, che in inverno, quando patiscono il freddo”.
Il disappunto della UILPA in merito alle condizioni del personale, alle prese con le rigide temperature dei locali di via Toscana – dove, al civico 20, si trova la Direzione Provinciale – trova spazio in una lettera trasmessa proprio ai vertici palermitani dell’Agenzia delle Entrate.
LE STUFE NON BASTANO
“L’unica soluzione che, ad oggi, è stata individuata – si legge nella nota, siglata anche dal coordinatore provinciale aggiunto della UILPA Entrate di Palermo Giovanni Zimmardi – è rappresentata dalla sistemazione, qua e là, di qualche stufetta per pochi fortunati”.
“A tutto ciò – commentano gli esponenti della UILPA – si aggiungono le disposizioni impartite dalla Direzione centrale”.
in merito al contenimento del contagio da Covid 19″, i lavoratori, infatti, hanno l’obbligo di arieggiare le stanze per almeno dieci minuti ogni ora, tenendo le finestre aperte.
LE DICHIARAZIONI DEL SEGRETARIO GENERALE
Sull’ inadeguatezza degli ambienti di lavoro interviene anche Alfonso Farruggia, segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione Sicilia.
Il sindacalista sottolinea “l’atteggiamento incauto” da parte della Direzione nei confronti del personale.
“Il benessere psico-fisico dei lavoratori – spiega – dovrebbe essere la priorità assoluta in tutti gli uffici”.
“In un momento delicato come quello che stiamo attraversando – precisa – occorrerebbe un supplemento di attenzione, in considerazione dell’emergenza sanitaria ancora fortemente in atto”.
“I dipendenti – aggiunge il segretario – già messi duramente alla prova, come tutti, dal lungo periodo pandemico, sono ulteriormente stressati”.
“Hanno paura di contrarre malesseri stagionali – spiega – a causa delle rigide temperature negli uffici”.
“Sollecitiamo – si legge a conclusione della nota – una risoluzione definitiva: la UILPA si riserva di tutte le azioni utili a salvaguardare la salute del personale”.